Nell’intervento precedente ho espresso la mia opinione sul perché non sono d’accordo sulla scelta della Commissione Waterfront. Gradirei ora conoscere, se possibile, il parere del Sindaco di Soverato, dott. Ernesto Alecci, e vorrei chiedergli cosa ne pensi lui del progetto che si è aggiudicato l’appalto, e questo indipendentemente dalla valutazione della Commissione.
Come ho dichiarato nel precedente intervento, ho avuto modo di parlare con il Sindaco Alecci e l’Ass.re Vacca esponendo loro il progetto a cui avevo partecipato con la speranza che questo mio modo di fare valesse per suggerire un indirizzo politico alla Commissione i cui componenti, a parte il Presidente e il Segretario, ripeto, non hanno conoscenza del territorio.
Vorrei sapere se il Sindaco condivide la scelta della Commissione nei contenuti, cioè se ritiene anch’Egli che la rinascita di Soverato e del turismo soveratese sia possibile attraverso un lavoro di mera riqualificazione ambientale e basta.
Resto in attesa di conoscere la Sua opinione, nella sede che riterrà più opportuna, in quanto essendo Egli il rappresentante della maggioranza popolare, nella Sua opinione potrò riconoscere quella della maggioranza dei cittadini e prenderne finalmente atto. Se invece il Sindaco non condivide la scelta della Commissione, lo dica e se può, se ci sono le condizioni, si attivi per un provvedimento che scongiuri lavori che non significano niente, a mio parere, per lo sviluppo e l’occupazione.
Gradirei anche conoscere il parere della minoranza in merito ai contenuti dei progetti.
Intanto, porto a conoscenza dei cittadini/lettori di Soveratoweb un’esemplificazione del progetto a cui ho collaborato. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla redazione del presente progetto (ingegneri, architetti, agronomi, geologi, dottori in economia, esperti di storia, turismo e spettacolo e il gruppo di giovani tirocinanti), che mi hanno concesso la facoltà di pubblicarlo.
Maurizio Paparazzo
Nel riquadro di sopra osservate il tratto di waterfront oggetto di riqualificazione visto nel suo insieme. Si parte da Piazza Amerigo Vespucci (in alto a destra) via via fino alla pineta attraverso interventi di riqualificazione del tratto di Lungomare, la Villa Comunale, lo spazio dove attualmente ci sono i servizi igienici e i parcheggi e l’area pineta.
Nel dettaglio, vediamo ora come sono stati pensati questi interventi nel progetto in cui ho collaborato non solo in vista di una riqualificazione ambientale, ma “anche economica, dove le strutture esistenti nell’essere riqualificate devono, in particolare tempo di crisi, essere portate ad una nuova funzionalità, a una capacità produttiva utile per la collettività” (citazione tratta dalla relazione dell’ Ing. Nicola Gioffrè).
Piazza “Amerigo Vespucci”. Quella che vedete nel riquadro è una snella ed armoniosa tensostruttura, una riproduzione, nelle misure naturali, della nave a vela Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare italiana, a cui ci siamo ispirati. La Nave Scuola Amerigo Vespucci rappresenta l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. Ammirata il tutto il mondo è una nave particolarmente legata al Meridione d’Italia in quanto realizzata all’epoca nei cantieri di Castellammare di Stabia, la cui materia prima veniva fornita dalle tecnologiche acciaierie della Mongiana (VV).
Una volta “a bordo”, i cittadini/turisti spettatori (guardando alla loro sinistra) “si troveranno a livello della superficie del mare” e saranno pronti per una “navigazione”. La soluzione progettuale fortemente attrattiva è di fatto uno spazio che consente all’interno dell’imbarcazione di organizzare un vasto programma di eventi, garantendo servizi comodi e necessari ai clienti/spettatori. Sulla prua infatti trova ampio spazio il palco per lo svolgimento delle manifestazioni mentre, al di sotto del “ponte”, a livello seminterrato, troveranno spazio i locali per camerini, dotati di servizi igienici e locale deposito. Sulla poppa, invece, troveranno posto tavolini e sedie comode per gustare una consumazione e godere dall’alto (3 metri) della bellezza del paesaggio marino e della baia. All’interno della poppa ci sono locali seminterrati, nei quali trovano sistemazione un locale bar, con la sala d’inverno. A richiamare le vele e la loro armonia con la struttura e l’ambiente è la tensostruttura che è in grado di permettere lo svolgimento delle manifestazioni estive, anche diurne, al riparo dai raggi solari e manifestazioni primaverili ed autunnali al riparo dagli agenti atmosferici. La capienza prevista all’interno dello “scafo” che è a livello pedonale, e quindi non impedisce ai passanti la vista del mare, risulta essere superiore alle 600 persone. Sono previste mostre, sfilate di moda, saperi del passato, presentazioni di libri, conferenze, promozione, pubblicità, rassegne cinematografiche di lungo e cortometraggi, rassegne teatrali, concerti, balletti.
Tratto lungomare da Piazza Amerigo Vespucci fino alla Villa Comunale. In questo tratto di lungomare , riorganizzato a spazio pedonale, con accesso alle automobili solo per specifici interventi, in orari prestabiliti ed alle persone autorizzate, viene totalmente rinnovata l’attuale pavimentazione. Per uniformità e congruenza con quella esistente, la pavimentazione viene ampliata intorno alla piazza “Nettuno”, ovvero nel tratto di area di collegamento del Lungomare con la Villa comunale, attualmente utilizzata a viabilità.
Villa Comunale con salone immersivo. Lo scopo è quello di dotare la città di un salone immersivo tecnologicamente all’avanguardia e anch’esso può contribuire, nell’ottica di una ripresa economica e turistica della città, a migliorare e potenziare le presenze nella città di Soverato secondo un target differenziato. In maniera ancora più significativa sottostà anche a ragioni economiche e occupazionali in quanto l’iniziativa, nel rendere un importante servizio alla collettività, andrebbe a rappresentare un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti. Simili strutture, inoltre, hanno la possibilità di accedere a sovvenzioni europee. Il salone prevede la spettacolare immersione in 3D in ambientazioni di ogni genere: viaggi nei fondali marini di Soverato, viaggi nelle location più belle della Calabria, immersioni nei borghi e nei boschi della Sila, dell’Aspromonte e del Pollino e dentro Soverato Vecchia ricostruita con effetti speciali del tipo programmi di Piero Angela e come illustrato nella copertina del libro di M. Repice Lentini) ma anche favole in cartone animato per bambini, ecc.. Il visitatore entra nel salone e viene circondato di sotto e di sopra, di lato e di fianco, da immagini proiettate sul pavimento, sul soffitto e sulle pareti e con musica in dolby stereo in una esperienza emotiva e conoscitiva unica nella nostra Regione. E’ un’offerta di forte richiamo anche in periodi non estivi. L’area esterna verrà allestita a giardino con postazioni di riposo ed intrattenimento. I turisti e i cittadini interessati a questa meta potranno essere visitatori singoli o gruppi organizzati; di quest’ultima categoria fanno parte le scolaresche, ma anche i gruppi che, non solo nel periodo estivo, potranno giungere dall’intero territorio, regionale, nazionale ed estero.
Villa Comunale. La restante area a giardini pubblici, oltre ad essere oggetto di una nuova sistemazione di essenze vegetali e di potenziamento di quelle già esistenti, verrà ulteriormente dotata di piste e sentieri di collegamento alle diverse zone tematiche dell’area di intervento. In relazione all’attuale utilizzo del Lungomare ad area gioco e palestra all’aperto, sia per gli adulti sia per i bambini, vengono predisposti opportuni spazi da arredare dove svolgere giochi e/o attività ginnica per il benessere fisico corredati da relative aree di sosta. Il personale del museo dovrà occuparsi della manutenzione dei giardini pubblici e dell’impianto.
Spazio mercatale e per Grandi Eventi Concertistici. I promoter di grandi concerti (Orchestra italiana di Renzo Arbore, Negramaro, Renato Zero, Laura Pausini, ecc…) affermano che non possono venire a Soverato per organizzare concerti di questo genere perché manca un’area adatta ad accoglierli. Il progetto prevede la definizione di una piazza ben delimitata sui quattro fronti, dalla superficie utile necessaria a svolgere grandi eventi (superiore a 3000 persone) e spettacoli di qualsiasi natura, avendo la possibilità di disporre di un palco permanente sopraelevato e dei sottostanti servizi necessari, ottenuti dalla ristrutturazione degli attuati locali, adibiti da tempo a servizi igienici per il pubblico, ma da sempre e da circa venti anni mai utilizzati.
L’ampiezza della piazza è inoltre tale da poter accogliere “il mercatino” settimanale e fiere temporanee che andrebbero pertanto allestite in un luogo organizzato, opportunamente attrezzato, nel quale poter continuare a svolgere normali relazioni della vita sociale quotidiana, diurna e notturna. E’ prevista un’isola ecologica per il conferimento momentaneo dei rifiuti lasciati dai concerti e dal mercatino.
Area commerciale. In corrispondenza della via Calabretta, sfruttando lo spazio vuoto in prossimità della baracca esistente (ex AFOR) ed oggetto di rimozione, viene proposta una piazza allungata che, addentrandosi nella vegetazione esistente, consente di generare un ampio spazio utilizzabile per attività commerciali, per mercati periodici (pesce, artigianato, estivi, prodotti tipici, ecc..) e nuove occasioni di riqualificazione ed ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva del quartiere e degli stabilimenti balneari circostanti. I commercianti del Corso e/o di altre vie di Soverato potranno prendere in affitto questi stand per le loro attività commerciali e approfittare della presenza sul lungomare della gente per vendere i loro prodotti e i loro capi. Il Comune di Soverato incassa l’affitto degli stand e i commercianti assumeranno altro personale per la vendita. I pannelli solari provvederanno all’illuminazione notturna.
Parco termale e centro di talassoterapia. L’edificio che verrà interamente realizzato con i soldi di una ditta privata già interessata all’dea, (dunque non con il finanziamento regionale!) é destinato alle cure termali, intese come attività permanente e duratura nel tempo, e potrà promuovere forme di occupazione lavorativa continua anche per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari, attività commerciali e di servizio per tutto l’arco dell’anno. Affinché il Parco possa rispondere alle esigenze di diversi tipi di utenze, il progetto mette in risalto diverse tipologie di spazi verdi capaci di ospitare un’eterogeneità di funzioni. Alla pineta storica consolidata, che rappresenta il vero cuore del Parco, ed il palmeto già strutturato sul fronte mare, si aggiungono delle zone ricreative costituite: dal giardino informale, il centro talassoterapico, la piazzetta mercato, prati e radure.