Si può senza ombra di dubbio affermare che queste persone non soveratesi conoscono (da qualche giorno) Soverato meglio di tante persone che ci abitano da molti anni e che però non hanno mai visitato, ad esempio, le Tombe Sicule o il Giardino Botanico oppure il Monastero di Santa Maria della Pietà (un tempo in agro di Soverato) etc. .
Questi ragazzi, che frequentano i percorsi formativi attivati dal Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti (CPIA), negli ultimi 20 giorni – accompagnati dai loro docenti Francesca Amato, Enza Destito, Teresa Chiarotti e dai responsabili dei centri Sprar di Gasperina, Badolato, Isca e Satriano – hanno effettuato due visite guidate presso i luoghi d’interesse storico, archeologico, naturalistico e artistico della città.
A fare loro da Cicerone, il professore Giuseppe Pisano il quale ha anche consegnato ai corsisti del materiale illustrativo. Tanti i percorsi effettuati da queste persone provenienti da varie nazioni: Soverato Superiore con la caratteristica zona detta “U Chianu” e il Duomo con i suoi tesori artistici; il monastero della Pietà (oggi nel comune di Petrizzi ma fino al XIX secolo in agro di Soverato); il Giardino Botanico “Santicelli” con le sue innumerevoli piante provenienti da ogni parte del mondo; le Tombe Sicule risalenti a tremila anni fa; Soverato Vecchia vista da vari punti panoramici. Ci si è spostati finanche al confine nord di Soverato, nella zona detta di Sajnaro dove vi fu una famosa battaglia tra i Romani e le truppe di Annibale e dove oggi è posizionata una colonna con una epigrafe a ricordo di quell’episodio.
Al termine questi ragazzi, che stanno seguendo i percorsi di “Alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana” e di “Primo e Secondo livello” presso il CPIA di Soverato, rimasti colpiti ed entusiasti da questa esperienza, hanno manifestato l’intenzione di continuare a scoprire le bellezze e la storia del territorio calabrese.