Torna con un nuovo brano Lando Montalto, l’artista emergente della scena indipendente calabrese, sperimentando ancora nuovi stili e nuove sonorità. Come nella tradizione del cantautorato italiano, Lando punta tutto su sé stesso, auto producendo completamente, dai testi passando per la melodia. Catanzarese anche l’arrangiamento, curato dal Relic Sound Studio di Fabrizio Rotundo, e la regia del video, del cineamatore Walter Ieraci. Al pezzo ha collaborato anche il batterista Giuseppe Polizzese.
Verità distorta è il nuovo singolo che anticipa l’album di prossima uscita, in cui tutto il bagaglio tecnico e musicale di Lando troverà vita in 7 inediti.
Dopo L’Artista, ballata che ne ha segnato il debutto, il giovane cantautore calabrese Lando Montalto, scommette, ora, sulla canzone-denuncia e sulla trattazione esistenziale.
Verità distorta è un racconto di tenace resistenza di fronte alle intemperie della vita: guarda alle vittime delle emozioni, proprie come di quelle altrui “roso dalla rabbia e dal rancore”, e di tutto ciò che ci travolge, “come erba che si piega e sopravvive”. Perché ogni uomo non può permettersi di abbandonare sé stesso a “prigioni rese tali da confini psichici”. Limiti imposti dai guardiani dei tempi bui, padroni delle verità distorte: nient’altro che sguardi mossi lontano dai nostri obiettivi, quelli più intimi e sacrificati ognuno sull’altare del conformismo. È la “dottrina dell’età contemporanea”.
Ma l’uomo non nasce per essere indifferente alla diversità. L’uomo è diversità, rinnegarla vuol dire non altro che reprimere una parte di sé.
Ed allora sia “badare alle tue orme” il nuovo punto di partenza. Il momento della consapevolezza, dell’introspezione su ciò che siamo e quello che eravamo, sulle aspettative tradite.
“Salvarsi o abbandonare è un’ipotesi sociale” è il monito, l’alternativa: non c’è altro modo di stare in questa società che puntando sé stessi.
Perché in un mondo che ci vuole comparse, noi preferiamo recitare da protagonisti.