Bagno di folla ed entusiasmo per il noto giornalista e scrittore che ha presentato alla libreria “Non ci resta che leggere” il suo nuovo romanzo “Pòlemos”
Bagno di folla e affetto per Gianfrancesco Turano a Soverato. Per il noto giornalista e scrittore il meritato apprezzamento del pubblico e soprattutto dei tanti giovani che hanno accolto con grande entusiasmo l’uscita del suo nuovo romanzo “Pòlemos” (Scrittori Giunti).
La presentazione nella cittadina jonica è stata brillantemente curata dalla libreria “Non ci resta che leggere”, ormai un punto di riferimento nell’animazione culturale del territorio grazie all’impegno intelligente e alle ottime doti organizzative di Eleonora Fossella e Maria Grazia Posca. Gli studenti del Liceo Scientifico “Guarasci”, accompagnati dalla professoressa Ornella Ieropoli, hanno partecipato attivamente al dibattito sui tanti temi sollecitati dalla lettura del libro, proponendo alcuni tra i brani più significativi e commentandone i contenuti.
“Pòlemos” rievoca la tragica guerra fratricida tra Sparta e Atene di duemilacinquecento anni fa. Un conflitto, con i suoi personaggi storici reali, che fa da sfondo all’intreccio di figure immaginate dall’autore in una trama che appassiona e cattura fin dalle prime righe. Una comitiva errante si muove nel cuore di quel tragico scontro per la supremazia tra contrapposti imperialismi: quello commerciale ateniese e quello militare spartano.
Dialogando con il giornalista Francesco Pungitore, l’autore (inviato speciale dell’Espresso, laureato in Letteratura greca) ha ragionato sui tanti e sorprendenti parallelismi tra le guerre di ieri e quelle di oggi e sugli altrettanti paradossi della luminosa civiltà greca. Una civiltà che ha segnato nel profondo, nei secoli di quella colonizzazione che solo i posteri definiranno Magna Grecia, la nostra Calabria e il suo popolo.
Turano si è intrattenuto a lungo con i propri lettori e, in particolare, con i ragazzi e le ragazze del Liceo “Guarasci” che hanno regalato anch’essi alla serata importanti momenti di riflessione. Così come non è mancato, tra il numeroso pubblico presente, un interessante contributo storico del professore Ulderico Nisticò. Per la libreria “Non ci resta che leggere” l’ennesima conferma dell’ottimo lavoro svolto in questi lunghi anni di attività e l’incoraggiamento a proseguire su una strada ben avviata.
https://youtu.be/QW5N0OJpAls