[VIDEO] Preserre, la voce dei sindaci: aree interne, questione prioritaria


Al forum-dibattito di Cardinale con cittadini e associazioni l’intervento di Luigi De Magistris: “Basta con la politica del bisogno, della corruzione e del malaffare”

“Le aree interne devono collocarsi al centro delle politiche regionali”. Lo hanno ribadito con forza, a Cardinale, i sindaci delle Preserre, ma anche tanti cittadini insieme alle associazioni ed ai movimenti del comprensorio. Il primo cittadino Danilo Staglianò, promotore del forum-dibattito “Aree interne, quale futuro?”, ha voluto accanto a sé gli amministratori dei vicini comuni di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale, Argusto e Gagliato. Sindaci e consiglieri, tutti uniti nel porre i temi dell’abbandono e dello spopolamento dell’entroterra calabrese come “questioni prioritarie” da mettere al centro del confronto elettorale regionale.

“Perché i programmi che riguardano il futuro della Calabria non vanno calati dall’alto sulla testa dei calabresi o scritti in segrete stanze, ma devono nascere soprattutto e principalmente dall’ascolto dei territori” ha sottolineato Staglianò. Non a caso erano stati invitati all’iniziativa tutti i candidati a presidente della Regione. Appello al quale, però, ha risposto positivamente il solo Luigi De Magistris. Le altre defezioni (Bruni, Occhiuto e Oliverio) non sono passate inosservate nei tanti interventi della manifestazione nei quali è stato, peraltro, evidenziato “il drammatico vuoto d’idee dei partiti tradizionali di centrodestra e centrosinistra, ancorati alle vecchie logiche del pacchetto di voti e della politica del bisogno”.

“Non dal bisogno, ma dai diritti passa il riscatto delle aree interne calabresi” ha quindi sottolineato De Magistris, cogliendo l’occasione per spiegare i contenuti chiave del proprio programma di coalizione: lotta alla criminalità e alla corruzione, sviluppo sostenibile e “Calabria terra dei diritti e della giustizia sociale”. Particolarmente significativi gli interventi di: Pietro Curatola, che ha parlato dell’interessante progetto di rete Swap/Poliborgo finalizzato a creare sinergie tra enti locali e privati per vivacizzare e far rivivere i centri storici dei paesi a rischio abbandono; Lorenzo Boseggia, presidente di Kalabria Trekking; Valentino Santagati e Francesco Di Lieto, per il Movimento Ambientalista delle Preserre. Questi ultimi hanno posto con forza l’accento sulla problematica dei parchi eolici e sulla distruzione di ettari di boschi e aree naturali di straordinaria bellezza, sostituiti da “cimiteri di pale d’acciaio inutili e devastanti”. Boseggia ha, invece, descritto il successo del cammino trekking “coast to coast” proposto come esperienza di escursionismo, socializzazione e strumento di conoscenza del territorio, ormai capace di attrarre in Calabria migliaia di turisti “e senza aver mai ricevuto alcun aiuto da parte della Regione”.

Data l’assenza degli avversari, De Magistris ha chiaramente occupato la scena, focalizzando le conclusioni della serata sul suo “impegno per la Calabria, totalmente concreto e reale”. “Abbiamo chiaro il percorso e gli obiettivi da raggiungere – ha rimarcato. – Confronti come quello di oggi a Cardinale ci danno ancora più convinzione nel perseguire la visione di una Regione nuova che realizzi, attraverso le proprie ricchezze umane e naturali, un modello di sviluppo capace di rendere finalmente la Calabria protagonista della sua storia e della scena internazionale, libera dalla corruzione e dal malaffare”.

Anche i cittadini presenti hanno portato contributi e spunti di riflessione, arricchendo ulteriormente il dibattito, nel contesto di una iniziativa che tutti hanno giudicato meritoria per l’attualità dei temi e la qualità delle proposte. Hanno partecipato al forum i sindaci Danilo Staglianò (Cardinale), Mario Barbieri (Torre di Ruggiero), Valter Matozzo (Argusto), Salvatore Sinopoli (Gagliato) e la consigliera comunale di Chiaravalle Centrale Pina Rizzo. Tra il pubblico in sala, i consiglieri comunali Giulio Santopolo, di Petrizzi, e Francesca Savari, di San Vito sullo Ionio, oltre ad una numerosa rappresentanza di “Calabria resistente e solidale”.