I servizi delle Iene sulla presunta radioattività sulle spiagge calabresi finiscono in Procura. È di ieri la notizia della querela dal Comune di Montauro nei confronti de “Le Iene” per aver leso l’immagine del comune del catanzarese con i servizi dedicati alle coste calabresi e al presunto traffico internazionale di rifiuti radioattivi. Evidentemente il programma televisivo di Mediaset l’ha saputo solo oggi. La risposta non si è fatta attendere: è lo stesso Giulio Golia che, davanti ad una telecamera, in un video postato sulla pagina facebook delle Iene, si rivolge ai telespettatori, con evidente rammarico e incredulità.
L’argomento era scomodo e molto delicato: la discussione ruota tutta intorno ai servizi andati in onda ad ottobre, novembre e dicembre, su un presunto traffico illecito internazionale di rifiuti tossici. Giulio Golia ha raccontato di quelle che sono state chiamate “navi a perdere”, dei documenti secretati dei servizi segreti, ha riportato quanto raccontato dai collaboratori di giustizia che indicavano i punti in cui quelle navi furono affondate, ha intervistato i cittadini dei comuni sulla costa catanzarese che hanno parlato di quelle che da molti sono state etichettate come “morti sospette”. Al termine di ogni servizio Giulio Golia ha chiesto ai telespettatori cosa fare, se dovesse andare avanti o fermarsi. E oggi, è stato lo stesso Giulio Golia, davanti ad una telecamera a rivolgersi a quegli stessi telespettatori e a porgli la stessa domanda: “Che faccio, mi fermo o vado avanti?”.
Postato qualche ora fa, il video è stato visualizzato 683mila volte, da altrettanti utenti, con 4586 condivisioni e quasi ottomila commenti. A chiedergli di continuare con quei servizi furono tantissimi calabresi, gli stessi che oggi chiedono la verità su questa questione e che hanno invaso la bacheca delle Iene con commenti di supporto e stima nei suoi confronti, chiedendogli di rompere “il muro di omertà”. Il comune di Montauro, con la denuncia ha voluto evidenziare come sia stata lesa l’immagine di un piccolo comune che vive di turismo ma che, dopo quei servizi, ha subito una brusca frenata nelle prenotazioni per la prossima stagione estiva. La colpa, secondo quanto riportato, sarebbe proprio da ricercare in quei servizi giornalistici. Ma visti i commenti sotto il video del giornalista di Mediaset, questa storia potrebbe non concludersi così presto.
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