Venerdì 15 novembre al Teatro comunale di Badolato “Untitled_landscape for disappearing angels”



Si intitola “Untitled_landscape for disappearing angels” la seconda residenza ospite della compagnia Teatro del Carro a Badolato, nell’ambito della nuova stagione della rassegna SPAc (South Performing and Acting) ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti.

In questi giorni dalle parti del Teatro Comunale di Badolato sono infatti nel pieno del lavoro l’attrice catanzarese Daniela Vitale, insieme al musicista e compositore Daniel Calvi, all’artista visiva, scenografa e fotografa Francesca Innocenzi e alla danzatrice e coreografa Giselda Ranieri.

Sono loro i vincitori della sezione Sentieri, destinata a perfomer e compagnie calabresi o già selezionati da un’altra residenza, riconosciuta dal MiC o comunque attiva e operativa, tutti alle prese con “Untitled_landscape for disappearing angels”, un’esplorazione dell’identità femminile a partire dall’opera della fotografa e performer statunitense Francesca Woodman, alla cui serie sullo specchio si ispira lo stesso titolo del lavoro, il cui progresso sarà presentato nel corso dell’esito pubblico che andrà in scena venerdì 15 alle ore 18:30 al Teatro Comunale di Badolato. L’ingresso è gratuito.

“Untitled” si concentra sull’esplorazione dell’infinito potenziale simbolico del proprio corpo, «Woodman ci invita a interrogarci sull’identità femminile e a sostare in quella ricerca, che spalanca un abisso – ha avuto modo di spiegare la stessa Vitale – Il femminile non si identifica col genere, è forse un modo di occupare lo spazio, di esplorare, donare, gioire, soffrire e desiderare, è una misteriosa forma di godimento.

Un’identità che sfugge alle definizioni (soprattutto quelle del principio maschile, dominante) e rifiuta i nomi propri, che sono Maschere (in una delle sue performance Woodman fa a pezzi il suo nome e rimane nuda, Senza Titolo). In questo senso Untitled è una sorta di romanzo di formazione femminile. La scrittura nasce da un gioco di specchiamenti tra l’Universo di Francesca (foto, diari, performances) e l’immaginario e la vita della performer (Daniela). Si dà vita a un corto circuito tra le due biografie in cui non importa chi è il soggetto del racconto perché l’una si riflette nell’altra».

“Untitled_landscape for disappearing angels” arriva a Badolato dopo la prima residenza in programma quella con la compagnia Crack24 e “La teoria dei sistemi discreti”.

Le restituzioni delle residenze artistiche ospitate al Teatro Comunale di Badolato proseguiranno a dicembre, il 14 alle 18.30, con i palermitani Sutta Scupa con “La gatta” e il 28 febbraio alle 21.15, per la sezione danza, progetto curato e selezionato dal Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, quando ritornerà Maya Oliva con “In perpetual blooming, despite the gods” a presentare al pubblico una versione avanzata dello studio coreografico che debutterà nello spazio CanGo di Firenze nel 2025.

Per quanto riguarda invece la programmazione di SPAc, proseguirà al Teatro Comunale di Badolato domenica 1 dicembre alle ore 18.30 con la compagnia sarda L’Effimero Meraviglioso che proporrà una sua nuova produzione, “Wet floor” di Fabio Pisano, con la regia di Maria Assunta Calvisi e in scena Daniel Dwerryhouse e Federico Giaime Nonnis.