Il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirli, nel corso di una diretta Facebook ha affrontato il tema dei vaccini e della chiusura delle scuole. Il tutto di rientro da Roma dove ha incontrato alcuni esponenti di Governo.
“Tutte le regioni hanno avuto problemi con i vaccini, non solo la Calabria. I ritardi – ha detto – sono dovuti ad una improvvisa necessità di riorganizzazione della sanità calabrese, che è stata oltraggiata. Adesso con il generale Figliuolo opereremo confrontandoci quotidianamente e vaccineremo i calabresi partendo da chi ne ha maggior necessità”.
Sul possibile rinvio delle elezioni regionali Spirlì ha detto: “Tutti vogliamo votare, decide il Governo cosa sarà più opportuno. Ma con i contagi non si gioca”.
“Abbiamo appurato che su tutto il territorio della Calabria ci sono le varianti, ci sono scuole calabresi chiuse per il virus, i genitori tengono i figli a casa per cui dopo esserci confrontati con il Governo torno da Roma in Calabria e dopo la riunione con l’unità di crisi se i dati conforteranno firmerò ordinanza per chiudere le scuole e la didattica in presenza a prescindere senza se e senza ma”.
“Il presidente della Regione è la massima espressione sanitaria e si assume tutte le responsabilità. Se ci saranno ricorsi mi presenterò personalmente a difendere l’ordinanza dal primo all’ultimo punto. Non possiamo più aspettare” – ha detto Spirlì. “Non consentirò che un solo bambino andrà in terapia intensiva”.
È stata convocata per oggi, venerdì 5 marzo, alle 10.30, l’Unità di crisi regionale per il Covid-19, che si riunirà negli uffici di Presidenza della Cittadella “Jole Santelli”. Al centro dei lavori, l’analisi dell’andamento epidemiologico in Calabria e le conseguenti decisioni sulla didattica scolastica. A seguire, il presidente Spirlì incontrerà i dirigenti generali e i commissari di tutte le Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della regione per fare il punto sulla campagna vaccinale in corso.