Il tanto atteso incontro al vertice tra Catanzaro e Crotone è arrivato. Da parte pitagorica speravano in un distacco di soli tre punti per poter agganciare la capolista mentre i sostenitori giallorossi speravano in un distacco di almeno diciotto punti in modo da poter festeggiare la promozione allo “Scida”. Nessuno, però, ha raggiunto l’obiettivo sperato.
Quella di lunedì prossimo è certamente una partita importante ma non fondamentale perchè la matematica non sancirà alcun verdetto. Pertanto vorremmo umilmente porre delle domande ai Questori, ai Prefetti ed ai Sindaci di Crotone e Catanzaro. Il Casm da Roma ha chiesto di vietare la trasferta ai tifosi del Catanzaro.
Se non fossimo in democrazia sembrerebbe di stare in un Stato di polizia. Hanno fatto bene i tifosi del Lecce a ricorrere al Tar per non vedere violato un diritto sacrosanto così come stabilito dallo stesso Tribunale Amministrativo Regionale che ha ribaltato la decisione del Casm.
Per lunedì prossimo si preannuncia uno scenario simile se Prefetti, Questori e i Sindaci non si riuniranno, magari anche con una delegazione di tifosi di entrambe le tifoserie, per ragionare e cercare la migliore soluzione possibile. Anche perchè non è facile (anzi è impossibile) vietare questa trasferta ai tifosi del Catanzaro per una serie di ragioni:
– i sostenitori della squadra giallorossa sono radicati in quasi tutti i comuni della provincia di Crotone ma anche in altre province calabresi e certamente andranno serenamente allo stadio in tribuna e ai distinti
– i tifosi del Catanzaro presenti nei comuni ubicati sul tragitto da percorrere per la trasferta come Botricello e Isola Capo Rizzuto stanno già organizzando la proiezione in piazza della partita;
– diversi gruppi organizzati stanno valutando di partire per accompagnare la squadra alle porte di Crotone e guardare la partita su telefonini o in tv magari nei club del Catanzaro presenti a Isola Capo Rizzuto o a Steccato di Cutro;
– una parte dei gruppi più “caldi” sta ipotizzando di effettuare la trasferta con barche e motoscafi.
In caso di vittoria del Catanzaro è facilmente prevedibile un assembramento di tantissimi tifosi nei pressi dell’aeroporto di Crotone per accogliere la squadra che, dopo una lunghissima attesa, si avvia verso la promozione diretta in serie B. Riteniamo che è una scelta difficile quella di Prefetti e Questori visto che ci sono anche due precedenti storici che riguardano la tifoseria catanzarese:
– Nel 1993 la trasferta di Lamezia Terme fu vietata dalla Questura che fece annullare il treno speciale dei tifosi delle aquile ma circa 1000 sostenitori giallorossi raggiunsero il campo di Lamezia a piedi facendo parlare del caso tutti i media nazionali e internazionali, fu il primo caso al mondo emulato anni dopo, ma con l’ausilio dei motorini, dai fiorentini ad Empoli;
– Nel 2008 fu interdetta la trasferta di Cosenza e i tifosi del Catanzaro raggiunsero il San Vito con i deltaplani finendo, ancora una volta, sui principali telegiornali italiani.
In un clima come quello attuale in cui il territorio calabrese e in particolare la costa crotonese sono finite, nostro malgrado, al centro dell’attenzione dei media di tutta Europa per la tragedia dei migranti crediamo che difficilmente le due tifoserie si possano lasciare andare ad atti di violenza.
Per chi si occupa dell’ordine pubblico negli stadi dovrebbe essere facile capire che sarà più difficile la gestione delle tifoserie vietando la trasferta che, al contrario, permettere che la trasferta si svolga normalmente. Si dia, quindi, la possibilità ai catanzaresi di seguire la propria squadra del cuore allo “Scida” anche perchè le aquile, indipendentemente dalle decisioni di Questori e Prefetti, non saranno sole.
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