Venerdì 24 novembre, una rappresentanza di alunni che frequentano le scuole di Soverato, hanno incontrato Fabio Mancini, Top Model Internazionale che ha fatto la storia della moda maschile. Ha sfilato per grandi stilisti, tra cui Giorgio Armani.
Da alcuni anni porta avanti un progetto scolastico tanto da ricevere dalla commissione europea #noprofit di #friendsofeurope il riconoscimento come ambassador italiano per rappresentare l’Italia nelle prossime convention che si terranno a Bruxelles per parlare di problemi europei e cercare risposte a nuove sfide internazonali.
Promotore dell’evento è stato l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nella persona di suor Antonella che ha coordinato i lavori con l’amministrazione comunale di Soverato, con la direttrice Sr Maria Pisciotta, con la preside Sr Roberta Pica e con l’agente Fedele Tamburrano.
A dire di Caterina Gatto, docente e consigliera comunale con delega all’istruzione, il modello ha saputo toccare le corde dei cuori di tutti i presenti, quando ha parlato della sua non facile vita da adolescente che, alla sola età di diciassette anni, lo porta ad affrontare la separazione dei suoi genitori, l’allontanamento della madre, la perdita del lavoro del padre e a doversi fare carico del mantenimento del suo fratello minore e del suo stesso padre.
Fabio, per poter vivere, lavora come commesso in un negozio fino a quando gli viene proposto di sfilare per il noto stilista Giorgio Armani .
“Ho iniziato per caso – dice Fabio Mancini rivolgendosi al pubblico – avevo 21 anni quando un pomeriggio, mentre a Milano andavo al lavoro in una boutique di via Montenapoleone, mi incrociò’ una persona che lavorava per Armani. Mi fece provare una giacca e camminare un po’ avanti e indietro, poi saluti e ciao.
Dopo un po’ arrivò una telefonata e mi dissero di preparami perchè tra pochi giorni avrei sfilato per Emporio Armani e per Armani Uomo. In una settimana vidi la mia vita completamente cambiata e dall’essere un ragazzo normale passai a vedermi raffigurato dappertutto ma, il successo non mi ha mai dato alla testa e, anche a carriera avviata, ho scelto di rimanere umile e pensare che c’è sempre qualcuno meno fortunato di me. Io non mi sono mai drogato, non ho mai bevuto e sono proprio questi gli insegnamenti che porto ai giovani nelle scuole, per fare loro capire che nella vita si possono raggiungere grandi obiettivi, senza scendere a compromessi, continuando ad essere una persona per bene, con valori tradizionali, certi del fatto che, come diceva Mandela , in ogni situazione non si perde mai: o si vince o si impara. “
“Una giornata indimenticabile per alunni e docenti, perchè la presenza di Fabio, giovane bello e di gran cuore, ha indotto alla riflessione giovani e meno giovani”, dice la prof.ssa Caterina Gatto, alla quale viene spontaneo asserire che i giovani non sanno più sognare, o che forse, a volte, non viene data loro la possibilità di farlo, la possibilità di vivere come credono, inseguendo i propri sogni.
Fabio Mancini, oggi, continua la prof.ssa, ha cercato di lanciare ai presenti, il messaggio che bisogna sognare e sognare in grande, perchè i sogni sono potenti e ci spingono a dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi, a fare sacrifici per diventare le persone che vogliamo essere .
L’augurio che anche lei rivolge ai giovani , è quello di inseguire i propri sogni, anche quelli che possono sembrare troppo grandi, di iniziare a farlo, a piccoli passi ma con tanto coraggio e senza avere paura del futuro, perchè proprio partendo da questi piccoli passi si potrà iniziare a vedere più nitidi i propri obiettivi, certi del fatto che “Sognare non è mai troppo”, e “non c’è età per sognare”.(Papa Francesco).