Si sono chiuse a Badolato le iniziative pubbliche in memoria di Franco Nisticò e della sua storica battaglia politica e di civiltà per la messa in sicurezza della S.S.106, realizzate a livello regionale e nell’arco dell’ultima settimana, in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa.
Sono state diverse le manifestazioni di carattere regionale, promosse ed organizzate dal 15 al 21 dicembre da più soggetti in giro per la Calabria (Catanzaro, Soverato e Villa San Giovanni), in cui si è pensato di ritagliare un momento pubblico di ricordo e memoria del compianto Franco Nisticò. L’ex sindaco ed amministratore di Badolato, attivista e militante politico, combattente socio-politico contemporaneo spinto da ideali puri e da un impegno civile d’altri tempi, morì in maniera assurda sul palco della manifestazione NO PONTE del 19 dicembre 2009 a Cannitello di Villa San Giovanni (RC). Una morte incomprensibile, che nei fatti si poteva evitare, arrivata in quel tragico giorno di dicembre per mancanza dei dovuti e giusti soccorsi medico-sanitari che potevano esser effettuati da chi oggi risulta imputata in un lungo processo penale e civile (ancora in corso), grazie all’intervento immediato, urgente e possibile (più volte chiamato e richiamato), di un’autombulanza dotata di defibrillatore.
Un comizio, quello del 19 Dicembre 2009, d’amore passione per la propria terra e la propria gente; una sorta di testamento politico per il rilancio e la continuazione di battaglie sociali e politiche regionali di ieri ed oggi con questioni e proposte ancora attuali; un urlo di rabbia con un barlume di speranza per il futuro con l’idea di continuare a lottare per il popolo e con il popolo, costruendo ponti inter-generazionali, contro i vergognosi silenzi e le inefficienze dello Stato sulle ataviche questioni del Mezzogiorno d’Italia (oggi sempre più a rischio di desertificazione economica ed umana, abbandonato e martoriato da chi governa il Paese a causa di non-scelte o determinazioni politiche nazionali); un ultimo grido d’aiuto a supporto delle legittime istanze popolari, a difesa dei territori e per loro le vere priorità, di messa in sicurezza della Strada Statale 106 e di ammodernamento della linea ferrata jonica.
Emozionanti sono stati i momenti di ricordo durante le manifestazioni che si sono svolte: Domenica 15 Dicembre sera a Catanzaro con lo spettacolo “Spartacu Stri Viù” andato in scena al Teatro Comunale in centro città, egregiamente interpretato dall’attore badolatese Francesco Gallelli, e diretto dalla regia di Luca Michienzi (progetto artistico-culturale prodotto dalla Compagnia Teatro del Carro, Ente gestore della Residenza Teatrale di Badolato da oltre 6 anni ormai); Mercoledì 18 Dicembre sera a Soverato, presso il Teatro Comunale, durante la presentazione ufficiale del documentario “Statale 106″ del regista Enrico Ventrice (progetto coordinato dal prof. Enzo Femia e nato da un’iniziativa dell’ITT Malafarina di Soverato), grazie alla quale è stata ripartecipata alla gente la grande questione emergenziale in cui versa la famigerata “Strada della Morte”; Sabato 21 Dicembre a Villa San Giovanni (RC) durante una manifestazione organizzata presso la Casa del Popolo della cittadina villese con un dibattitto politico, con la discussione e formalizzazione della proposta da avanzare all’Ente Comune di intitolazione ufficiale di una piazza a Cannitello in ricordo di Franco Nisticò e con la replica dello spettacolo teatrale “Spartacu Stri Viù”.
E dopo la lettera aperta diramata dall’Ass.ne “Basta Vittime sulla S.S.106” agli organi di stampa regionali ed al Comune di Badolato, anche la piccola cittadina jonica che aveva dato i natali al compianto coordinatore del primo Comitato di Lotta per la S.S.106, ha avuto la sua manifestazione pubblica in memoria di Franco Nisticò ed in ricordo delle tante battaglie politiche, sociali e di civiltà fatte per la Calabria, per Badolato, per la sua comunità e per il territorio del Basso Ionio.
Un momento importante di memoria collettiva e pubblica del battagliero Franco Nisticò per continuare a tenere alta l’attenzione sulle tante questioni e battaglie da lui sollevate e portate avanti, per rivendicare il sacrosanto diritto ad avere una Strada Statale 106 sicura che garantisca la giusta mobilità dei nostri cittadini e che ponga fine al “bollettino di guerra” di vittime, troppe, che la “Strada della Morte” continua di anno in anno a mietere sull’asfalto nel più assordante e vergognoso dei silenzi da parte dello Stato Italiano.
La manifestazione (organizzata in loco grazie ad un comitato organizzatore inter-istituzionale ed inter-associativo) si è svolta alle Martedì 24 Dicembre mattina in Piazza Tropeano, dove si sono tenuti gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni locali e della famiglia Nisticò. Durante l’emozionante e partecipata iniziativa, di memoria collettiva e di comunità, si è tenuta anche l’inaugurazione di un murales artistico in memoria di Franco e delle sue battagli politiche, proposto dall’Ass.ne “Basta Vittime sulla S.S.106” (che ha voluto donare alla moglie di Franco, Iole Criniti, una targa commemorativa) e supportato istituzionalmente anche dal Comune di Badolato. Un “murales della memoria” realizzato dal giovane artista Leonardo Cannistrà dell’Accademia di Belle Arti Catanzaro.
Un’idea originale e particolare, volta a rendere onore alla memoria e alle battaglie di Franco Nisticò, in un luogo simbolo della frazione marina di Badolato. Piazza Tropeano è stata, anzitutto, il luogo di tanti comizi politici e di tante manifestazioni, battaglie, proteste, orazioni, momenti di gioia e di dolore, luogo dei funerali di Franco. In piazza Tropeano insiste poi la facciata di una casa popolare sulla quale, durante i funerali di Franco, 10 anni fa, è stato proiettato un ultimo saluto con un commiato laico e pubblico – con video e foto anche del suo ultimo comizio di Cannitello – in ricordo di Franco. Ed il murales è stato realizzato proprio su quella facciata della palazzina popolare di Piazza Tropeano che incrocia la via Giuseppe Di Vittorio, oggi proprietà della famiglia Nisticò, a seguito di legittimo e regolare riscatto, in cui Franco ha vissuto e si è cresciuto durante la sua infanzia e adolescenza.
Un vero e proprio “murales della memoria” con la foto dell’ultimo comizio di Franco Nisticò, scattata sul palco della manifestazione nazionale NO PONTE del 19 Dicembre 2009, ed con la presenza di citazioni e simboli che richiamano l’importanza all’impegno civile e sociale per le giuste battaglie popolari da re-intraprendere e rilanciare a livello locale e regionale, a difesa dei territori e dei diritti delle comunità locali. Un “murales artistico” pensato anche come strumento, originale ed efficace, per lanciare sia un nuovo accorato appello alla popolazione verso un risveglio collettivo delle coscienze, e capace anche di raccontare la storia politica di Franco, la sua militanza, le sue battaglie a sostegno della giustizia sociale, dei diritti e bisogni veri della gente, per le vere priorità dei territori e per un’idea altra di progresso della e per la Calabria.