La definizione di commissario è un tale cui viene “commesso”, cioè affidato, un compito speciale che superi le ordinarie funzioni degli enti ordinari. Per esempio, cade un’amministrazione comunale, si nomina un commissario che è sindaco, giunta, consiglio, e, se gli gira, anche opposizione. A fine della sua “commessa”, rende conto al prefetto, e tanti saluti.
In un’area devastata da un sisma quale non si ricorda da decenni, e aggravato dall’orografia e meteorologia di altissima montagna, la nomina di un commissario era il meno che potesse fare un governo. Buona pensata: ma quando leggiamo che, dal 24 agosto 2016, solo oggi, 20 gennaio 2017, vengono assegnate, anzi sorteggiate delle casette provvisorie, come posso evitare la domanda “Cos’ha fatto, il commissario”, nella fattispecie, un tale Vasco Errani?
Quando poi, a giustificazione del palese fallimento, si parla di burocrazia, allora io torno alla definizione di commissario, cioè uno che sta lì proprio per superare la burocrazia; e non per aggiungere un’altra burocrazia, la sua, a quella sonnacchiosa e ladra che già c’è!
Si dice – e sarei lieto di una risposta sì/no – che persino le offerte spontanee degli Italiani siano bloccate da qualche assurda e ridicola norma. Se è così, che ci sta a fare, Vasco Errani, sulla faccia del mondo?
E lo Stato? È dal 24 agosto che la zona terremotata riceve visite di Mattarella e vari, i quali ripetono che lo Stato c’è.
E l’Europa? A parte le chiacchiere in diverse lingue (“e orribili favelle”, direbbe Dante!), l’Europa non dà un soldo, anzi vuole denaro dall’Italia. Più o meno come fa con i cosiddetti “migranti”, accolti da tutti a parole e di fatto solo dall’Italia.
Insomma, Europa, Stato italiano e commissario Errani sono un meraviglioso esempio di inefficienza. Lezione di alta politica: l’inefficienza dei governanti è mille volte più pericolosa, per un popolo, della loro eventuale disonestà. A parte che manco sono onesti, soprattutto non ci sanno fare. i politicanti europei e italiani. Meno che meno, il commissario Errani, il quale dovrebbe avere il fegato di comandare e assumersi in pieno delle responsabilità; e non se ne assume, e non ne ha il fegato. Tanto meno che meno che meno il fegato e la dignità di dimettersi, se non lo lasciano comandare. Eh, dimettersi… e lo stipendio?
Ulderico Nisticò