Parlo, perché se non chi tace acconsente. Di tutte le migliaia di cose che si possono dire sulle colonie greche nella molti secoli dopo detta Calabria, tirano fuori l’unica che non esiste: Ulisse.
Non esiste, perché non c’è il benché minimo mito antico, tramandato da autori antichi, che accenni alla “Calabria”; tranne un fugacissimo passaggio di Ulisse da Temesa, con il seguente mito di Eutimo: chi era costui? Dice una mezza parola anche Cassidoro, ma il dotto e santo uomo aveva tutte le virtù, eccetto di essere grecista e omerista.
I Feaci, come si legge nell’Odissea in lingua greca (e non in traduzioni di quarta mano!) sono un popolo di marinai e abitano sul mare; il che rende leggermente improbabile vivessero a Tiriolo, che è un posto di montagna.
Pare altresì buffo che la bella e intraprendente Nausicaa si rechi, su carro di mule, da Tiriolo a circa S. Eufemia per lavarsi l’intimo: diciassette chilometri all’andata, e altrettanti al ritorno.
Posto dunque che Ulisse non è sbarcato nel Lametino, tanto meno può essere ripartito da Catanzaro o da qualsiasi altro calabro luogo.
E questo per Tiriolo e dintorni. Ma siccome siamo in Calabria, e ogni paesello vuole tutto e il suo contrario, in Calabria di oggi dilagano parecchi altri sbarchi di Odisseo, e tutti sostenuti con solidi argomenti da grecisti locali. Per grecisti, ovviamente, intendo gente che frequentò mezzo secolo fa un Liceo Classico alla buona e con media del 6. Troviamo il figlio di Laerte ad Amendolara, Copanello, Crotone (con isola di Ogigia!!!), Nardodipace, Scilla, Squillace… Sì, avete letto bene: Nardodipace, che è molto più sui monti di Tiriolo!
A proposito: Ulisse è sbarcato in circa altri centocinquanta posti del mondo, tra cui l’Inghilterra e l’Indonesia e l’America; e, ironizza Tacito, la città germanica di Ascinburgo. Ragazzi, bisogna saperle, le cose, prima di fare i classicisti!
Tutto il resto della grecità di “Calabria”? Alessi, Ibico, Nosside, Stesicoro… Alcmeone, Anassila, Democede, Fitone, Micito, le guerre e le paci… Boh!
Ulderico Nisticò