Nei Paesi dell’Unione Europea nel 2022 sono state prodotte 6,1 milioni di tonnellate di pasta per un valore di 7,8 miliardi di euro. Si tratta di un milione di tonnellate ovvero il 20% in più rispetto a cinque anni fa.
Come annunciato da Eurostat, l’Italia è il primo paese dell’Ue nella produzione di pasta con 4,2 milioni di tonnellate prodotte lo scorso anno, per un valore di 5,1 miliardi di euro, ovvero il 68% della produzione totale dell’Ue in volume e il 66% in valore.
L’Italia è stata anche di gran lunga il più grande esportatore di pasta con 2,1 milioni di tonnellate, che rappresentano il 77% delle esportazioni di pasta da tutti gli Stati membri dell’UE. In totale, dall’UE sono state esportate quasi 2,8 milioni di tonnellate.
I due principali importatori dai membri dell’UE , rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati la Germania con 414.758 tonnellate di pasta importata nel 2022 (il 27% del totale delle importazioni dei membri dell’UE) e la Francia con 358.117 tonnellate (23%).
Al di fuori dell’UE, il Regno Unito ha esportato di più nel 2022, 309.030 tonnellate, ovvero il 25% del totale delle esportazioni di pasta al di fuori dell’UE, e gli Stati Uniti con 262.877 tonnellate, pari al 22%.