Iniziamo da Soverato, dove la sola statistica possibile, cioè “Quanta gente sul Lungomare”, parla chiaro: non c’è gente sul Lungomare, a settembre, e non c’è gente sulla spiaggia. Immagino sia lo stesso in Calabria tutta.
Del resto, il turismo balneare è stato, dovunque in Calabria, nemmeno di Agosto, ma di Ferragosto.
A Settembre, a quanto pare, c’è stata una scelta di chi, potendo, ha preferito la bassa stagione; di questa tipologia, quanti sono venuti in Calabria? Quanti stranieri nordici, gente per cui una nostra mattinata settembrina sarebbe caldissima.
Manca una politica della Regione, delle Province, dei Comuni: se io mi sbaglio, fuori i numeri. Le pietose statistiche fatte sugli alberghi e simili interessando forse il 30%, e sappiamo che il chiasso agostano è dovuto in massima parte ad affitti in NERO elegantemente tollerati, o ad emigrati di ritorno.
È invece palese che la grandissima parte di quelli che qui, per buona educazione, chiamo OPERATORI TURISTICI, hanno un preciso e consapevole interesse a una stagione turistica corta, avendo altro da fare dopo il 31 Agosto. Molti esauriscono le scorte, e non hanno alcuna intenzione di ordinare roba.
Sono, infatti, se non tutti, certo moltissimi, dei dilettanti della balneazione; e che hanno in testa solo la balneazione, ignorando totalmente ogni variante del turismo: della terza età, di salute, termale, religioso, esperienziale…
…turismo culturale? Ahahahahahahahahahahah!
Riassunto: non è che la Calabria, e Soverato, sbagliano a non avere turismo di Settembre; è che lo fanno APPOSTA.
Ulderico Nisticò