Non ci ha creduto nessuno al pietoso tentativo di RAI Calabria di spacciare per turisti i pescatori di tonnetti; e inquadrare qualche rarissimo spiritoso bagnante. Anzi, sarebbe ora di finirla, in Calabria, con questi vizietti barocchi di vantare sbarchi di Ulisse e imbarchi di milioni di forestieri, tanto sono entrambe invenzioni campate in aria. E basta con il mostrare la solita spiaggetta di Tropea: Tropea ha una superficie di 3,5 kmq, di cui spiaggia qualche centinaio di metri; per riempirli, è sufficiente una gita scolastica.
Io invece voglio i numeri, i nudi purissimi numeri. E spero ci sia, a Catanzaro, un assessore regionale che li abbia e li faccia conoscere. Nessuno me le darà, queste informazioni: ammesso si conoscano, e non concesso.
Voglio sapere, dal 31 ottobre al 3 novembre, quanti letti d’albergo e B&b sono stati occupati; e magari anche quelli in nero. Voglio sapere quanti sono stati i coperti in ristoranti. Mi contenterei anche di sapere quanti emigrati sono tornati a visitare i parenti. Numeri, non chiacchiere. Del resto, alberghi e ristoranti sono quasi tutti chiusi, in Calabria.
Fuori i numeri, assessori regionale e provinciali e comunali. E temo non li abbiano, non li cerchino, e si rallegrino del sole e di qualche sporadico sfaccendato.
Il motivo di ciò è palese: troppa parte del più o meno turismo, in Calabria, è in mano a dilettanti, i quali non hanno interesse a prolungare le loro brevi attività estive; anzi, hanno l’interesse contrario, chiudere battenti verso fine agosto, e tanti saluti al prossimo luglio.
Se mi sbaglio, confutatemi con i numeri, non con tonnetti e poesie.
Ulderico Nisticò