Scoperta una proteina che è responsabile della crescita dell’adenocarcinoma pancreatico, una delle forme più comuni di tumore al pancreas e anche tra le principali cause di morte oncologica: a cinque anni dalla diagnosi, la percentuale di sopravvivenza è tra il 5 e l’8 per cento.
A caratterizzare la proteina, aprendo così la strada a future nuove terapie per il trattamento di questa forma tumorale, un team di ricercatori del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione (dottoressa Vittoria Rago, dottor Rocco Malivindi, professoressa Vincenza Dolce) in collaborazione con il gruppo coordinato dal professor Giuseppe Fiermonte (Università degli Studi di Bari Aldo Moro). Lo studio, finanziato con fondi AIRC, è stato pubblicato su ‘Nature Metabolism’.
I ricercatori hanno dimostrato che la proteina mitocondriale denominata UCP2 gioca un ruolo fondamentale nella progressione e nel mantenimento dell’adenocarcinoma duttale pancreatico.
«La proteina UCP2, trasportando l’aspartato, collega le reazioni mitocondriali e citosoliche necessarie per il metabolismo dipendente dalla glutammina che si instaura a seguito della mutazione dell’oncogene KRAS» spiegano i ricercatori. Mediante esperimenti condotti in vitro ed in vivo, lo studio ha inoltre dimostrato che il blocco di UCP2 riduce la degradazione della glutammina inibendo fortemente la crescita delle cellule tumorali.