“Tre istituti superiori catanzaresi tra le eccellenze formative ed educative del Paese. Un risultato che ci riempie d’orgoglio perché testimonia l’ottimo livello raggiunto nelle nostre scuole grazie al paziente lavoro messo in campo dal personale docente. Ad essere premiati sono anche gli sforzi del nostro Ente per garantire ambienti salubri dove far esercitare in sicurezza il diritto allo studio ai nostri ragazzi”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito ai risultati pubblicati ieri dalla Fondazione Agnelli: il liceo classico “Pasquale Galluppi”, il liceo scientifico “Luigi Siciliani” e l’istituto tecnico commerciale “Grimaldi-Pacioli” risultano tra le migliori scuole superiori della Calabria, e d’Italia, secondo l’indagine condotta dal portare Eudoscopio.it.
“Una notizia, quella pubblicata dalla stampa locale e nazionale, che certifica quello che conoscendo la passione e la qualità dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli operatori di queste tre scuole superiori abbiamo avuto modo di conoscere direttamente: la capacità delle nostre scuole di preparare e orientare gli studenti sia all’Università che al mondo del lavoro – afferma ancora il presidente Bruno – e di riempire di contenuti culturali ed etici un approccio didattico moderno ed efficace. Ai dirigenti scolastici del liceo classico “Pasquale Galluppi”, il liceo scientifico “Luigi Siciliani” e l’istituto tecnico commerciale “Grimaldi-Pacioli”, rispettivamente le professoresse Elena De Filippis, Francesca Bianco e Maria Levato rivolgo le mie congratulazioni e un sentito ringraziamento per il prestigio che con questo importante risultato hanno esteso alla Provincia di Catanzaro.
E, approfitto di questo momento importante, per ribadire ancora una volta che l’impegno alla risoluzione delle problematiche connesse all’edilizia scolastica per il nostro Ente resta una priorità da fronteggiare. Ci serve una buona scuola perché l’istruzione è l’unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l’unica risposta alla nuova domanda di competenze espresse dai mutamenti economici e sociali. E prima di essere politici e amministratori siamo genitori: abbiamo il dovere di garantire ai nostri figli di esercitare al meglio il proprio diritto allo studio”.