Pesanti critiche all’Anas (“Alimenta la confusione”) e ai parlamentari di collegio (“Chi li ha visti?).
“La mobilitazione per la Trasversale delle Serre deve ripartire dall’impegno convinto dei sindaci del territorio”. Lo ribadisce il Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” all’esito dell’incontro che si è tenuto presso la sede municipale di Serra San Bruno.
“Riteniamo indispensabile – sottolinea la nota del sodalizio – costituire subito un coordinamento che veda protagonisti sindaci e cittadini, insieme a comitati e associazioni”. “Una mobilitazione unitaria” è il senso della proposta sottoscritta dal presidente Fioravante Schiavello, finalizzata a rilanciare le richieste condivise dalla maggioranza dei presenti alla riunione organizzativa di Serra San Bruno.
In sintesi: 1) utilizzare subito i 54 milioni di euro già disponibili nelle casse dell’Anas per statalizzare il tratto di viabilità provinciale esistente tra Gagliato e Satriano; 2) progettare un tronco di collegamento da Satriano alla rotatoria di Davoli, sulla 106, bocciando categoricamente ipotesi di varianti e nuovi svincoli sulla Laganosa; 3) riappaltare con urgenza la bretella Gagliato-Campo Petrizzi, già finanziata ma ferma da un decennio; 4) velocizzare i cantieri nel Vibonese (superamento Scornari e cimitero di Vazzano, maxi-lotto Vazzano Vallelonga)”.
Il sindaco di Capistrano, Marco Martino, presente all’iniziativa di Serra Bruno insieme ai colleghi di Chiaravalle (Mimmo Donato), Torre di Ruggiero (Mario Barbieri), Cardinale (Danilo Staglianò) e Vazzano (Vincenzo Massa), si è offerto di ospitare la prima riunione di coordinamento che verrà convocata a breve “con la totalità dei sindaci interessati al tracciato della Trasversale, dal Soveratese fino al Tirreno”.
“Seguiranno – prosegue il documento – azioni incisive e mirate di mobilitazione civile e democratica per portare finalmente a conclusione un’opera attesa da 50 anni”. “Resta inteso – conclude la nota stampa – che permangono forti critiche nei confronti della deputazione calabrese che, ad oggi, non sta sostenendo in alcun modo le legittime istanze di questo territorio, vittima inerme di isolamento e desertificazione demografica. Proprio per questo motivo, alla prossima riunione di coordinamento saranno invitati tutti gli eletti in Parlamento del Soveratese e del Vibonese, chiamandoli ad una precisa assunzione di responsabilità: fatti concreti e non più parole”.
Infine, ai vertici Anas regionali “l’accusa” di alimentare in modo strumentale “confusione e incertezza” laddove, invece, “esistono proposte chiare e di semplice attuazione condivise dalla popolazione e dalla stragrande maggioranza delle amministrazioni locali per concludere una vergognosa epopea che dura ormai da più di mezzo secolo”.