Trasversale, cinque sindaci contro l’Anas: rinviare la riunione di oggi


Omesse o ritardate convocazioni scatenano la protesta: “I territori vanno coinvolti tutti e ascoltati nella loro interezza”. 

I sindaci di Chiaravalle Centrale (Mimmo Donato), Torre di Ruggiero (Mario Barbieri), Cardinale (Danilo Staglianò), Davoli (Giuseppe Papaleo) e San Vito sullo Ionio (Alessandro Doria), in una nota stampa congiunta “invitano formalmente l’Anas a differire ad altra data l’incontro convocato per oggi alle ore 15.00 a Catanzaro avente ad oggetto la Trasversale delle Serre e la Statale 106”. “Convocazioni mai pervenute o arrivate solo nella tarda mattinata del 29 aprile” con annessi tentativi di telefonate riparatorie, la principale causa della contestazione che i sindaci rivolgono all’Anas.

Ma c’è anche da considerare “la concomitanza di importanti scadenze di bilancio con relative convocazioni di consiglio comunale, nello stesso orario e nella stessa data fissati dall’Anas in maniera unilaterale e senza condividere o concordare con gli enti locali tale decisione”. Per tali motivi “allo scopo di consentire la partecipazione più ampia di tutte le comunità coinvolte nelle problematiche in oggetto” i sindaci di Chiaravalle Centrale, Torre di Ruggiero, Cardinale, Davoli e San Vito sullo Ionio “sollecitano con urgenza l’Anas a concordare un nuovo incontro e a non assumere decisioni che verrebbero prese in assenza dei sindaci dei territori interessati e in contrasto con le istanze delle popolazioni coinvolte”.

Nei giorni scorsi era stato il Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” a evidenziare pubblicamente il problema delle “omesse notifiche” da parte dell’Anas nei confronti delle amministrazioni che gravitano sull’asse della costruenda superstrada.

Ma anche alcuni sindaci della fascia jonica hanno ricevuto solo ieri le convocazioni per oggi pomeriggio, come nel caso di San Sostene. Una organizzazione, dunque, a dir poco “confusionaria” da parte della direzione regionale della società per le strade che lascia trapelare, peraltro, una incomprensibile “rigidità” nel non volere accogliere i dubbi sollevati dal territorio. 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *