Dieci giorni fa, il 19 luglio 2023, in Calabria, presso la stazione di Serrastretta – Carlopoli, accadeva qualcosa di così incredibile, da superare ogni possibile immaginazione. La storica locomotiva a vapore FCL 502, da decenni accantonata presso la stazione sopracitata, sulla tratta Catanzaro – Cosenza di Ferrovie della Calabria, veniva trasferita a mezzo di carrello stradale, verso una località ignota. Perché, di fatto, tale è ad oggi, al netto delle voci di presunta assegnazione al Comune di Castel di Sangro, in Abruzzo.
Basti pensare che, il 20 luglio, la locomotiva veniva avvistata (e fotografata) nel centro abitato di Davoli Marina: un itinerario un po’ ‘esotico’, partendo da Serrastretta, per raggiungere l’Abruzzo. Dubitiamo che la povera FCL 502 come ultimo desiderio volesse fare una gita sulle spiagge soveratesi, prima di raggiungere i monti della provincia de L’Aquila.
Ironia a parte, sono stati dieci giorni di riflessioni, che alla fine ci hanno portato a porre pubblicamente alcuni semplici quesiti:
– Com’è possibile che un bene culturale risalente ad oltre 70 anni fa, quindi automaticamente vincolato dalla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio, venga spostato e trasferito su strada con tale semplicità?
– Se è previsto un restauro del bene culturale, sono stati consultati gli organi preposti, e citiamo nuovamente la Soprintendenza, prima di procedere agli interventi, onde evitare per esempio ciò che è accaduto alla FCL 506 monumenta presso la Città dei Ragazzi di Cosenza e ‘restaurata’ in modo decisamente discutibile?
– Com’è possibile che ben due richieste di monumentazione della storica locomotiva, giunte dai Comuni di Decollatura e Carlopoli, siano state di fatto ignorate da Ferrovie della Calabria, e la stessa Ferrovie della Calabria decide in totale autonomia di trasferire fuori Regione un bene culturale appartenente ai calabresi?
A queste domande, che sottoponiamo in primis alla Regione Calabria, ed in particolare al Dipartimento di Gestione del Patrimonio e del Demanio, seguono alcune brevi riflessioni, che saranno approfondite punto per punto nelle prossime settimane.
L’Associazione Ferrovie in Calabria negli ultimi mesi, ha più volte richiesto – invano – tramite pec ed interlocuzioni telefoniche, un incontro urgente con l’Amministratore Unico di Ferrovie della Calabria srl, Ing. Ernesto Ferraro, per approfondire diverse tematiche che riguardano sia il servizio ferroviario turistico de Il Treno della Sila – la cui sostenibilità è sempre più argomento di forte preoccupazione da parte della ns. Associazione e addirittura dello stesso personale di Ferrovie della Calabria – , sia le intenzioni aziendali relativamente al restauro e rimessa in esercizio dello storico materiale rotabile giunto in Calabria da Roma nei mesi scorsi, affidato a Ferrovie della Calabria srl dall’Ing. Vittorio Di Giacomo. Un importante risultato raggiunto, peraltro, grazie all’interlocuzione avviata dalla nostra Associazione con il noto appassionato di treni e ferrovie romano, nell’ormai lontano 2015, grazie alla disponibilità dell’ex Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno ed al compianto ex AU di Ferrovie della Calabria, Antonio Parente.
Senza dimenticare l’ulteriore tematica legata allo sviluppo delle attività complementari ai servizi ferroviari turistici, tramite ferrociclo, il cui prototipo, progettato dal Capo Unità Tecnica di FdC Antonio Massarini, è stato interamente finanziato dalla ns. Associazione.
E pensare che fino a soli due anni fa, era in vigore tra l’Associazione Ferrovie in Calabria e l’azienda Ferrovie della Calabria srl, una convenzione divenuta caso di studio in tutta Italia, portando beneficio all’azienda stessa grazie agli importanti investimenti portati avanti dalla nostra Associazione per lo sviluppo del Treno della Sila: oltre al finanziamento del prototipo di Ferrociclo, l’Associazione Ferrovie in Calabria ha acquistato l’impianto audio e multimediale a bordo delle carrozze del Treno della Sila.
Lo scorso 19 luglio, con l’improvviso trasferimento della FCL 502, unilateralmente deciso senza coinvolgere enti preposti, enti locali ed Associazioni, forse abbiamo compreso una delle (tante) motivazioni che hanno portato all’allontanamento della nostra Associazione da parte di Ferrovie della Calabria srl.
Vista e considerata l’attuale situazione, che purtroppo sta andando in tutt’altra direzione rispetto alla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio ferroviario storico (e non solo) di Ferrovie della Calabria srl, l’Associazione Ferrovie in Calabria si riserva ogni intervento che riterrà opportuno, in primis un incontro urgente con l’Assessore ai Trasporti Emma Staine e con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, al fine di evitare ogni possibile danno, perdita di materiale rotabile o addirittura servizi ferroviari stessi, a danno della collettività calabrese. Riteniamo inoltre opportuno che, in riferimento alla gestione di Ferrovie della Calabria srl, azienda al 100% di proprietà della Regione, le figure politiche regionali di riferimento inizino ad esercitare maggiormente la loro funzione di indirizzo e controllo sulla società di trasporto, essendo un dovere del ruolo istituzionale e politico assegnatogli dal voto dei cittadini calabresi.
Roberto Galati
Associazione Ferrovie in Calabria