È un orrore assoluto. Pochi giorni fa, una bambina di 6 anni è stata attaccata da un enorme coccodrillo mentre faceva il bagno nel fiume Batang Tatau in Malesia, trascinata sott’acqua e presumibilmente divorata. Inizialmente non è stato possibile trovare Cecilia, di sei anni, dopo l’aggressione.
Nella ricerca della bambina, gli esperti della Sarawak Forestry Corporation hanno catturato due enormi coccodrilli, li hanno trascinati a riva con attrezzature pesanti e li hanno sventrati.
Secondo i media locali, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” durante l’autopsia degli animali, lunghi più di cinque metri, in uno dei coccodrilli sono stati scoperti resti umani, inclusi denti e ossa che presumibilmente appartenevano a Cecilia.
Erano presenti anche alcuni membri della famiglia mentre l’animale veniva sventrato per aiutare la polizia a identificare i resti. Si attende ancora un risultato finale, ma la polizia ritiene che si tratti dei resti di Cecilia. Il coccodrillo gigante che ha ucciso la bambina era lungo 5,18 metri e pesava più di 1.000 chilogrammi, è stato trascinato a riva con una gru.