Atti persecutori, lesioni personali aggravate, minaccia grave e porto di armi e oggetti atti ad offendere. Per questo motivo i carabinieri della stazione di Cardinale hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, Antonino Pizzimenti, 64enne di Torre di Ruggiero. Il provvedimento, che giunge proprio in concomitanza con la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, scaturisce dai ripetuti interventi dei militari dell’Arma che hanno consentito, oltre che evitare conseguenze più gravi per le vittime, di accertare il protratto stato d’ansia vissuto dalla donna e dalla figlia minorenne, da troppo tempo costrette a sopportare le angherie e le continue condotte violente, minacciose, umilianti e vessatorie poste in essere dal Pizzimenti, che non riusciva in alcun modo ad accettare il loro allontanamento dalla casa familiare.
Un primo campanello d’allarme è scattato i primi di novembre, giorno in cui l’uomo, dopo essersi reso protagonista dell’ennesima violenza fisica nei confronti della figlia, è stato arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. Nella circostanza, dopo l’udienza di convalida, lo stesso è stato sottoposto alla misura cautelare del “divieto di avvicinarsi alla persona offesa con prescrizione di mantenere la distanza non inferiore a mt. 50”.
La situazione è degenerata definitamente il 19 novembre, quando, lo stesso, disinteressandosi delle prescrizioni imposte dal giudice, dopo essersi preventivamente appostato, ha aggredito fisicamente la figlia, la ex convivente e il suo datore di lavoro e li ha minacciati di morte con un coltello di 16 cm, venendo bloccato dai Carabinieri della Stazione di Cardinale e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Soverato, giunti sul posto a seguito di segnalazione pervenuta al 112, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro, dove è tuttora ristretto.