I Carabinieri di Bianco, hanno arrestato due donne, una 30enne, C.C.B., e una 28enne, R.V., entrambe di origini romene ma residenti a Reggio Calabria, colti in flagranza di un furto in un’abitazione. I due sono stati sorpresi all’interno di una casa nel centro di Bianco. Ad accorgersi della loro presenza il proprietario dell’immobile mentre stava rincasando e che ha subito chiamato il “112”. I militari sono arrivati subito sul posto beccando le due donne mentre erano ancora dentro rovistando alla ricerca di soldi e valori. Una volta arrestate sono state associate presso la Casa Circondariale del capoluogo. La trentenne, in particolare, era già nota per fatti simili: i militari erano intervenuti, in due distinte occasioni, nello scorso novembre, quando venne denunciata dai colleghi della stazione di Bruzzano Zeffirio per ricettazione e possesso di chiavi alterate o grimaldelli. In quella occasione, dopo un controllo, era stata trovata in possesso di vari oggetti di bigiotteria del valore di 500 euro, precedentemente rubati dall’abitazione di un’anziana pensionata.
Agli inizi di dicembre, era stata poi arrestata ad Africo, essendo entrata nella casa di una signora del posto e, mentre era rovistava tra i cassetti, sorpresa dalla proprietaria. Anche in quell’occasione, l’intervento dei Carabinieri, avvisati per telefono dalla vittima aveva consentito di bloccarla e ritrovare i monili, del valore di oltre 1000 euro. Per questo era motivo era attualmente sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Ancora una volta i carabinieri vogliono evidenziare l’importanza del numero di emergenza “112”. Dall’inizio dell’anno in corso, le segnalazioni e le richieste d’intervento per motivi vari, giunte alla Centrale Operativa del Gruppo di Locri, sono state alcune migliaia. “Nella maggior parte dei casi – spiegano i militari – la tempestiva segnalazione al 112 da parte del cittadino, ha permesso ai Carabinieri di effettuare interventi efficaci e risolutivi, assicurando, in breve tempo, gli autori degli eventi delittuosi all’Autorità Giudiziaria”.