Prosegue l’abbandono da parte delle maggiori istituzioni (da parte della Giunta Regionale di Centro-destra e da parte del Governo PD-M5S) dei circa 7000 tirocinanti calabresi che operano presso Enti e Ministeri (Giustizia,Miur, Mibact) senza vantare alcun diritto riconosciuto ai lavoratori, ovvero in termini contributivi e previdenziali e pertanto schiavi di quel sistema chiamato lavoro nero legalizzato.
L’Ass.re al lavoro calabrese Fausto Orsomarso (mentre il collega Ass.re al Welfare Gianluca Gallo dopo avere in passato attenzionato l’opinione pubblica sul dramma dei tirocinanti calabresi con diversi proclami quanto alla guida delle Giunta Regionale vi era Mario Oliverio, sembra in balia della Sindrome di Stoccolma e alcun interesse e soprattutto alcuna proclamazione sul dramma dei tirocinanti calabresi sembra manifestare nel vero senso del termine, le cui molte famiglie teniamo a ricordare sono oltretutto monoreddito quindi vivono con quel contributo elargito dal servizio prestato in qualità di tirocinante) ha espresso da diversi mesi il suo reale intento: cioè il dirottamento dal Pubblico al Privato per i Tirocinanti.
A questo punto è lecito chiedersi: perché tanto fastidio danno i circa 7000 tirocinanti calabresi che operano presso Enti e Ministeri (Giustizia,Miur, Mibact) dopo anni di dignitoso servizio e con competenze acquisite negli ambiti in cui hanno operato (Enti e Ministeri: Giustizia,Miur, Mibact) nonostante siano stati investiti circa 100 milioni in politiche attive negli ultimi 4 anni? Perché si continua a non attenzionare il governo PD-M5S sulla vertenza dei tirocinanti calabresi?
E mentre la precedente Giunta Regionale lo scorso dicembre aveva votato per la storicizzazione dei tirocinanti calabresi, l’attuale Giunta Regionale di Centro-destra ha espresso soltanto interesse per i precari storici legati alla legge regionale (sarà questo uno dei punti del tavolo che sarà convocato con le parti sindacali per il prossimo 7 settembre in Cittadella (CZ) mentre per quanto riguarda il punto che verrà discusso il 7 settembre stesso e che dovrebbe interessare la drammatica vertenza dei tirocinanti calabresi reca un generico “Tirocinanti” e oltre ad essere l’ultimo punto della discussione non reca alcuna specificazione) ha deciso di destinare le risorse future sottratte dal dipartimento formazione e lavoro, altrove.
E’ questo l’interesse attuale verso la vertenza dei tirocinanti calabresi, cioè pari a zero verso uomini e donne, giovani e meno giovani, madri e padri di famiglia, a cui si nega ogni prospettiva concreta di stabilizzazione presso Enti e Ministeri (Giustizia,Miur, Mibact) a seconda di dove si trovano ad operare, mentre proseguono le assunzioni con chiamata diretta nell’Ente Regione (non mancano articoli sulla questione) verso persone che hanno più preferenze e meriti rispetto ai sgangherati, atipici e infausti 7000 tirocinanti calabresi.
Tirocinanti Calabresi