Stavano eseguendo un lavoro di pulizia strade nel comune di Soriano Calabro quando un imprenditore è stato avvicinato per il pagamento del “pizzo”. Subito sono partite le indagini, che hanno avuto inizio nel mese di febbraio 2019, quando l’imprenditore edile, originario di Arena, ha denunciato il tentativo di estorsione.
Oggi, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Serra San Bruno, supportati nella fase esecutiva dai militari delle Stazioni di Soriano Calabro e Vazzano, unitamente al personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri “Calabria”, hanno eseguito un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dal Tribunale di Vibo Valentia – Ufficio Gip, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 2 persone, per il reato di tentata estorsione in concorso nei confronti di una ditta edile del territorio vibonese.
L’operaio della ditta in questione ha denunciato che, mentre stava eseguendo dei lavori per la pulizia strade nel comune di Soriano Calabro, è stato avvicinato da due soggetti a bordo della stessa autovettura, i quali avrebbero richiesto, dapprima, se avesse “preso lui l’appalto” e successivamente l’importo totale dei lavori.
L’operaio rispondeva di non sapere tale dato e visto ciò, i due gli avrebbero chiesto la somma contante di 1000 euro per l’esecuzione del lavoro. Pertanto, sono finiti in manette: Domenico Tassone di 35 anni e Salvatore Zannino, 42 anni. Entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine.
Secondo quanto emerso dalle indagini, le minacce si sarebbero estrinsecate sia in maniera implicita che in maniera esplicita al fine di poter continuare ad eseguire i lavori previsti dall’appalto ottenuto senza ulteriori “fastidi”. I due, al termine delle operazioni di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Vibo Valentia.