Tenda per tamponi Covid a Satriano, regna il caos


Riceviamo e pubblichiamo:
Da ormai oltre un anno, a Satriano, in via Largo Baden Powell, è stata installata una tenda della protezione civile atta ad effettuare tamponi Covid , non solo per i cittadini di Satriano ,ma per tutto il comprensorio e da ormai oltre un anno non è raro assistere a scene di ordinaria follia nei pressi della suddetta tenda.

Innanzitutto il luogo in cui è situata stona un po’ col contesto , in quanto Largo Baden Powell dispone di un ampio parcheggio, ma si trova esattamente in mezzo tra una scuola (che comprende scuola materna , scuola elementare e scuola media) e una Chiesa molto frequentata , inoltre nel largo sono presenti tre attività commerciali tra cui un bar , la cui titolare è spesso costretta a fare la spola tra bancone ed entrata per assicurarsi che , chi deve sottoporsi a tampone, non entri nel locale mettendo a rischio l’incolumità di tutti , facendo quindi le funzioni di un vigile.

Eh già , altra nota dolente è proprio la totale assenza di qualsiasi forza dell’ordine che garantisca il normale svolgimento delle procedure di tampone in sicurezza, infatti , purtroppo, la gente che deve sottoporsi al tampone non aspetta ordinatamente il proprio turno in macchina , ma si ammassa tutta ravvicinata nei pressi della tenda.

Non è difficile comprendere dunque il malcontento dei genitori che devono fare lo “slalom” tra possibili positivi al Covid per accompagnare i figli a scuola e dei commercianti che, già colpiti economicamente dalla pandemia, hanno visto calare i propri incassi proprio perchè molti clienti , intimoriti dalla presenza della folla da tamponare , non si avvicina ai locali.

Ci si domanda dunque : è ancora opportuno tenere questa tenda in questo luogo?
L’amministrazione comunale di Satriano fa spallucce e rimanda la responsabilità all’ASL , ma nel frattempo Lunedì 20 Dicembre è previsto un notevole afflusso di persone da tamponare e in aggiunta ai contagi nazionale che balzano in alto giorno dopo giorno , comincia a serpeggiare la paura tra i cittadini che da tempo ne chiedono la rimozione.

Ramona Rossomanno