“Continua la strage senza fine sulla 106 jonica, la ‘strada della morte’. Questa volta a morire é stato un ciclista romeno. Ventisei vittime solo nel 2016. Un morto ogni 10 giorni”. Lo afferma, in una nota, l’associazione “Basta vittime sulla statale 106”. “Tutto ciò – aggiunge – rappresenta la più grande strage di Stato della storia della Repubblica. Quanto accade da sempre sulla statale 106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche. Il silenzio e l’indifferenza dei Governi nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese, delle amministrazioni locali e provinciali e delle forze sindacali. Tutti coloro che, nessuno escluso, rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla statale 106”.
“Noi non dimenticheremo – afferma ancora l’associazione – queste vite spezzate sull’asfalto della strada più pericolosa d’Italia. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La ‘strada della morte’, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande strage di Stato nella storia della Repubblica italiana”.