Il Movimento “Italia Plurale” spera che la pandemia non sia zavorra per il 2021
“La pandemia chiude male il 2020 e zavorra il 2021”, osserva il Centro studi di Confindustria evidenziando che “i servizi sono di nuovo in rosso e regge a fatica l’industria”. Intanto il trend della crisi economica derivante dal Covid mostra un “profilo meno profondo”.
Il notevole rimbalzo nel terzo trimestre (+15,9%) ha aiutato il Pil italiano di quest’anno, ma la seconda ondata di epidemia da fine estate e le limitazioni per contenerla fanno ritenere un nuova flessione nel quarto. Ciò genererà un protrarsi statistico meno vantaggioso per il 2021, che si muove più basso: “Il risultato è una minore caduta nel 2020, ma meno rimbalzo per l’anno prossimo”.
In contro corrente è invece il 42% delle imprese agroalimentari, infatti, esso mostra una affidabile portata di tenuta anche in momenti di stallo come quello attuale. A questo “nocciolo duro”, si accosta un settore produttivo del 36% con qualche incertezza per la liquidità e/o deficit debitorio che potrebbe tuttavia finire per peggiorare a causa dell’emergenza.
A concorrere al volume di tenuta vi è anche la proporzione aziendale: il 27% delle imprese fino a 9 dipendenti mostra condizioni di fragilità, percentuale che diminuisce nelle più grandi, diminuendo al 9% in quelle con più di 250 occupati. Altra indicazione viene dalle differenze di resistenza in ambito territoriale: nel Meridione il settore delle aziende in maggior misura solide è più vasta con il 45%, viene dopo il Centro-Nord con il 42%. Tutto ciò porta a dimostrare che le imprese alimentari del Mezzogiorno e l’industria molitoria sono le realtà più inattaccabili alle crisi.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” crede che l’economia italiana debba reagire alla situazione di stagnazione che è stata causata dalla pandemia. Bisogna che vi sia un notevole rimbalzo tecnico dell’intero settore industriale, tale da far sì che non vi sia una nuova flessione nel prossimo anno.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene che ciò che fan ben sperare sia proprio il settore agroalimentare che nonostante tutto è in ottime condizioni, soprattutto al Sud, dove risulta essere in forte crescita, facendo sì che le imprese alimentari siano non solo solide, ma resistenti alla crisi.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” invita pertanto il governo a rafforzare tale settore industriale, permettendo che con esso – e tramite esso – l’intera economia italiana possa vedersi beneficiare di una buona crescita produttiva nel corso del prossimo anno.