La sanità privata in Calabria costa appena l’8% del bilancio regionale, ma soddisfa il 25% delle richieste e assicura circa 3,000 posti di lavoro, oltre al relativo indotto. Sono dati che confermano quanto ormai sia importante tale settore in ambito regionale e, di conseguenza, nel con testo della città capoluogo.
Tutto questo è emerso nel corso della presentazione del volume “Catanzaro, Ordine dei Medici e cliniche private” di Mauro Rechichi, pubblicato dalle edizioni Ursini, tenutasi venerdì sera nella sala conferenze del Museo Militare di Catanzaro.
All’incontro, promosso dalla casa editrice Ursini che ha pubblicato il libro, dall’Accademia dei Bronzi e dall’Anvos, hanno aderito decine di professori universitari, primari e medici ospedalieri, ma soprattutto i rappresentanti di tutte le strutture sanitaria private o i loro diretti discendenti. Insomma, la presentazione del volume è stata l’occasione per fare il punto sulla storia della sanità privata catanzarese che sotto alcuni aspetti è considerata ormai una vera eccellenza. Nonostante le restrizioni di bilancio di questi ultimi anni.
Dopo i saluti di Furriolo, dell’Onorevole Vincenzo Ciconte, intervenuto nella qualità di presidente dell’Ordine dei Medici della provincia, del presidente del Rotary 51, Alessandro Palasciano, ha preso la parola il prof. Giuseppe Caminiti, esperto del Consiglio Superiore di Sanità e primario emerito del Reparto di Anestesia e Rianimazione degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, “amico e collega sin dai primi anni ’70 – ha detto – di Mauro Rechichi”.
Caminiti, con dovizia di particolari e aneddoti, ha ricordato tutte le opere editoriali di Rechichi, pubblicate da Ursini, soffermandosi in particolare sugli ultimi due libri, “Alma Mater” e “Catanzaro, Ordine dei Medici e cliniche private”.
“Nelle pagine dei volumi che presentiamo questa sera – ha detto Caminiti – l’autore, con dovizia di particolari che è riuscito a raccogliere frugando negli archivi, si occupa di diversi argomenti che riguardano non solo la sanità, l’Ordine dei Medici e le cliniche private, ma anche l’evoluzione nel suo complesso della città di Catanzaro, dalle sue origini fino ai giorni nostri, ricordando – e questo è un merito, per ora, a lui solo ascrivibile – i vari personaggi che contribuirono nel corso dell’ultimo secolo alla realizzazione di tale impresa”.
“L’autore – ha detto poi Vincenzo Ursini – si sofferma sulla storia di ciascuna clinica privata (chiusa nel corso degli anni o in attività), con una minuziosa descrizione di particolari, rendendo merito a quelle figure professionali che hanno reso “grande” la sanità catanzarese. Una storia fatta certamente di sacrifici, anche economici, ma che ha contribuito a risollevare le sorti sanitarie di questa città, in anni in cui l’assistenza era ancora un miraggio”.
Hanno quindi portato la loro testimonianza l’avv. Marcello Furriolo, direttore generale della clinica “Villa del sole”, il prof. Franco Frontera, a nome del S. Anna Hospital, e Franca Previti De Pace, direttrice e cofondatrice di “Villa Serena”. Per le cliniche non più in attività, sono intervenuti il dott. Bonaventura Lazzaro, oncologo e dirigente dell’U.O. Cure Palliative del presidio De Lellis, il prof. Rosario Sacco, direttore di Clinica Chirurgica all’Università “Magna Graecia” e Luisa Scambia, presidente onorario dell’Associazione “Amici della musica”.
Gli ospiti sono stati accolti dalla moglie di Mauro Rechichi, dottoressa Ediolinda, per l’occasione nel ruolo di attenta organizzatrice. “Senza di lei – ha commentato il marito – tante iniziative sarebbero rimaste nel cassetto dei miei desideri”. Tra gli altri erano presenti: Roberto Coppola, vicequestore e autore del volume “Il terrorismo islamico, dall’11 settembre all’Isis” presentato di recente da Ferdinando Imposimato, Rosario Cardona, chirurgo dell’Università, Antonio Bertucci, Francesco Bruni, Franco Calabrò, Pietro Cosentino, Riccardo De Carlo, Franco Dell’Apa, Francesco Falvo, Francesco Fantasia, Stefania Faragò, Giuseppe Giannini, Andrea Giglio, Sebastiano Iannini, Antonio Iirillo, Ermanna e Gidio Iiritano, Aurelio Macrì, Antonio Pietro Mazza, Guglielmo Mazza, Virginio Merazzi, Giuseppe Martino, Andrea Mussari, Adele Nania, Antonio Pudia, Stefano Rodinò, Renato Rubino, Rosario Russo, Antonio Sacco, Rosario Sacco, Gaetano Sanzi, Anna Maria Scozzafava, Rossana Talarico, Alessandro Tavella, Edoardo Varano, Vincenzo Aiello, Domenico Caliò, Nicola Coppoletta, Cesare Curatola, Arturo Frontera, Franco Iiritano, Carmine Maletta, Piero Marcello, Giuseppe Masi, Assenzio Maugeri, Antonio Magro, Luigi Musso, Rocco Pettinato, Carlo Scalzo, Umberto Tropiano, Franco Scrima, Piero Amato, Lucia Bisantis, Amelia Lazzaro, Maria Rosa Bonapace, Michela Caroleo, Anita Critelli, Angela Dell’Accio, Giuseppina Fontanella, Melania Musso Rechichi, Teresita Rechichi, Rosmina Iiritano, Lia Iiritano, Ornella Rania, Rosalba Rechichi, Carolina Ritrovato, Nora De Septis Nora, Francesco Mingrone, Pino Celeste Pino, Nicola Ventura Nicola e Nunzio Lacquaniti.
Insomma, la presentazione dei volumi di Mauro Rechichi è stata anche l’occasione per riunire intorno all’ex primario del Dipartimento Urgenze-Emergenze dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” tutti coloro che nel corso degli ultimi 50 anni hanno dato un contributo determinante nell’ambito dell’assistenza sanitaria pubblica e privata. Una bella pagina di “fratellanza” e condivisione.