Domenica 17 marzo (ore 18), il Teatro Comunale di Mendicino sarà il palcoscenico di un evento unico nel suo genere: il concerto “Saint Patrick Harp – Concerto per Arpa Celtica e Armonica” del talentuoso musicista Stefano Corsi. Promosso dalla compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro, questo concerto promette di trasportare il pubblico nelle terre incantate dell’Irlanda grazie alla magistrale combinazione di due strumenti dalla storia e dalle sonorità affascinanti: l’arpa celtica e l’armonica. Un connubio insolito ma straordinariamente efficace, che si fonde per creare melodie avvolgenti e suggestive avvolgendo gli spettatori in un’atmosfera che evoca antiche leggende e tradizioni millenarie.
«La musica dei boschi è suonare di arpe, melodia che induce pace perfetta», così recita una citazione che ben descrive l’essenza di questo spettacolo. Maestro nell’arte della musica celtica, Stefano Corsi è una figura di spicco nel panorama musicale internazionale. È tra i fondatori del celebre gruppo Whisky Trail, con il quale ha inciso ben 18 CD, portando la magia dell’Irlanda in ogni angolo del mondo. Il suo talento, coltivato con passione e dedizione, si manifesta attraverso la maestria nell’esecuzione dell’arpa celtica e dell’armonica, strumenti che domina con virtuosismo e grazia.
Nel concerto “Saint Patrick Harp”, Stefano Corsi coniuga abilmente tradizione e innovazione, creando uno spettacolo che non solo omaggia le radici profonde della musica irlandese, ma le porta a nuova luce, vibrante e avvincente.
Stefano Corsi ha offerto uno sguardo illuminante sul significato del titolo del concerto che incanterà il Teatro Comunale di Mendicino: «“Saint Patrick Harp” non è solo un omaggio al Santo protettore d’Irlanda, ma rappresenta un tributo al grande personaggio che ha plasmato le radici della cultura irlandese. Grazie a lui, alcuni poeti celtici divennero monaci, dando vita a una tradizione che risuona ancora oggi».
L’arpa bardica, piccola ma carica di significato, simbolo di quel mondo monastico che ha plasmato la storia e la musica dell’Irlanda, diviene protagonista sul palco, evocando un’antica eredità culturale che si perde nei meandri del tempo. Portatrici di un sapere millenario, le arpe raccontano di un legame indissolubile con la natura.
Con le loro corde di metallo che risuonano come il canto dell’acqua e del fuoco, le arpe celtiche e bardiche rivelano una dualità affascinante: sono dolci e potenti al tempo stesso, capaci di incantare e commuovere con la loro musica. La figura del monaco, così profondamente intessuta con la tradizione irlandese, diventa il fulcro di questa esperienza musicale.
Il pubblico sarà trasportato in un viaggio attraverso le brughiere e le foreste ancestrali, mentre antiche melodie risuonano nell’aria, evocando leggende di eroi e storie di amore e avventura. È un viaggio che abbraccia le sonorità suggestive e i ritmi incalzanti che hanno scandito la vita della società irlandese.
Il direttore artistico della compagnia Porta Cenere Mario Massaro: «Stefano Corsi è un virtuoso incredibile. La combinazione dell’arpa celtica e dell’armonica, insieme alla narrazione affascinante dietro il titolo “Saint Patrick Harp”, promette di trasportare gli spettatori in un mondo di magia e di meraviglia».