Ecco la posizione espressa nel pomeriggio da Spirlì attraverso i social: «Ma cos’è questa storia della chiusura di tutte le scuole? Quando lo avrei detto?», ha scritto il presidente facente funzioni.
Tutto è iniziato ieri, quando Spirlì ha avviato un confronto, durato fino a tarda sera, sull’ipotesi di chiudere le scuole sin dalla giornata di venerdì. Il presidente è preoccupato non tanto del sistema scolastico, quanto della situazione in cui si trovano gli ospedali calabresi. I posti letto sono sempre meno e restano da processare decine e decine di tamponi, con diversi positivi che attendono da giorni di essere sottoposti a tampone nelle loro abitazioni.
La chiusura delle scuole, secondo il ragionamento che avrebbe proposto Spirlì, sarebbe servita ad evitare ulteriori contatti, soprattutto considerato lo scarso funzionamento del servizio di trasporto pubblico locale, con autobus colmi di gente che viaggiano ogni mattina.
Davanti a sé, però, Spirlì avrebbe trovato un muro. Nessuno intende assumersi una simile responsabilità e sarebbe stato chiesto al presidente di evitare una scelta così drastica.
Il confronto tra le forze di maggioranza prosegue anche in queste ore. La mediazione potrebbe essere quella suggerita da Graziano: chiudere le scuole solo nei centri più esposti al virus. Ma si tratterebbe di intervenire, comunque, in molti centri considerata la diffusione dei contagi negli ultimi giorni.