Nei giorni scorsi il presidente dell’Associazione “Teura” di Tiriolo, Antonio Montuoro, ha incontrato il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, per proporgli l’intitolazione di una strada a patriota tiriolese Vincenzo De Filippis.
“Negli anni Settanta, con molta lungimiranza – ha dichiarato Montuoro – l’amministrazione comunale di Catanzaro decise di intitolare la via principale di accesso alla città a Vincenzo De Filippis, nativo di Tiriolo, filosofo e matematico, ministro dell’interno nella breve esperienza della Repubblica Napoletana del 1799. Assieme ad altri sette patrioti, De Filippis venne giustiziato il 28 novembre 1799, in Piazza Mercato, mediante impiccagione”.
Per onorare la sua memoria, in occasione del duecentosessantaquattresimo anniversario della nascita (15 aprile 1749), anche il comune di Lamezia Terme, nel 2013, ha inteso intitolare una sua via al patriota di Tiriolo, additandolo come esempio di onestà intellettuale e di attaccamento ai valori patriottici che avevano dato vita alla Repubblica Napoletana.
L’associazione “Teura”, da anni impegnata nell’attività di conservazione della memoria storica e di valorizzazione del patrimonio culturale dell’area dell’istmo tra i due golfi, ha quindi proposto al sindaco di Soverato di prendere in considerazione la possibilità di intitolare a De Filippis una delle vie della cittadina jonica.
Il sindaco di Soverato ha assicurato ad Antonio Montuoro la sua massima disponibilità, impegnandosi ad attivare le relative procedure in tempi brevi.
Su De Filippis hanno scritto in tanti. Tra gli altri ricordiamo il giudizio di Augusto Placanica: “egli è espressione della Calabria migliore, alta e sfortunata: e tuttavia incapace di arrendersi e isolarsi… Un uomo di ogni tempo, ma soprattutto, un uomo dei momenti cruciali di scelta, quand’è in gioco la vita e l’identità di una gente e quando si è al bivio tra barbarie e civiltà”.
Un politico, insomma, degno di essere additato come esempio da seguire alle nuove generazioni.
v.u.