Soverato Perchè 2 – La Democrazia delle parole


soveratopercheIl dottor Claudio Asta interviene nella querelle panchina sì/panchina no, e scrive due garbatissimi scritti con le sue ragioni contrarie.
I due pezzi non potrebbero essere scritti meglio: ironici, godibili, seri, soprattutto seri, pur nella loro sorridente lievità, a sostegno di motivazioni che trovano sempre più consensi.
Non saremmo voluti ritornare sull’argomento panchina, abbiamo già scritto che il mondo va a fuoco e ben altre idee devono occuparci, ma la risposta del “Capitano” del comitato promotore ci induce a chiosare ancora.
Le parole sono patrimonio di tutti e strumenti potentissimi: noi pensiamo che, se condivise, non possano essere lasciate senza risposta e chi scrive debba avere il miglior supporto. Se non condivise, debbano essere confutate con ragionevolezza spiegandone tutti i motivi, altrimenti s’ingenerano guasti ed equivoci e finisce poi che pochi arraffano il diritto di parola e di scelta! Non può essere così. Non deve essere così.
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IL DOTTOR ASTA HA TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO!

“Debbo ringraziare Claudio Asta per la leggerezza del Suo intervento e per lo sforzo che ci mette, lui Catanzarese doc., a capire l’iniziativa. Sfortunatamente sulla Panchina per Michelino come lui stesso dice gli sfugge qualcosa, ma di questo se ne può sempre parlare. Senza offendere e senza essere offeso.” (FRANCO CERVADORO)

Noi di Soverato Perché 2 pensiamo che questo sia un “ringraziamento” che deve essere assolutamente evidenziato e commentato, perché nella sua brevità, e forse malgrado il suo autore (?), espone tutta la leggerezza e l’inconsistenza delle argomentazioni, oppure, ma speriamo di no, sibila denigrazione e livore! Ripetiamo, speriamo di no!
Le parole di “ringraziamento” d’apertura, prologo ovvio a qualsiasi saluto, crollano un attimo dopo per e nelle parole “sforzo” e “capire”!
Il bravissimo dottor Claudio Asta, che ha espresso mirabilmente la sua opinione e il suo pensiero, è ringraziato per “lo sforzo”, che sembrerebbe non sufficiente, “a capire l’iniziativa”. BUM! E che ci vorrà mai, per capire l’iniziativa?!
Facciamo un po’ di conti: il dottore ha alle spalle scuola dell’obbligo, medie e liceo, e sono 13 anni! Poi, 6 anni di corso universitario, e fanno 19 anni, e ancora la sua specializzazione che somma gli anni di studio a 21/23! Immaginiamo poi che ci siano stati aggiornamenti, letture, viaggi, relazioni, tutti accadimenti che fanno acquisire altre doti e qualità, sicché la capacità mentale di Claudio Asta (al pari di quella dei suo simili) è andata sempre più allargandosi e affinandosi!
Cervadoro non ci pensa, non considera, non valuta, e nel suo impeto ardente “pro panchina”, sentenzia: “lo ringraziamo per lo sforzo che ci mette a capire”, pur temperato dal “lui, catanzarese doc”!
Non soddisfatto, il buon Cervadoro, peggiora il tutto e chiosa che sfortunatamente (sempre per il dottor Asta) sulla “panchina” “gli sfugge qualcosa”: ancora BUM!
E cosa mai potrebbe sfuggire al dottor Asta? Se ha scritto così esaurientemente, ragionando e motivando? Se ha ironizzato, commentato, raccontato, punzecchiato, canzonato, garbatamente e amabilmente, senza tralasciare neanche una giusta ragione!
Quel “qualcosa gli sfugge” è straordinario! Straordinariamente pari allo “sforzo per capire”! Cosa pensa, Franco Cervadoro, che a noi contrari manchi la raffinatezza di pensiero necessaria per comprendere “la panchina”? Che questa sia un simbolo talmente sottile, sofisticato, addirittura criptico, che i molti chiamati a interpretare, non riescono a farlo? Quali esegeti saranno mai necessari? Dove saranno gli ermeneuti che possano spiegare? Quali menti, quali studiosi, quali scienziati e ricercatori dovremo mai convocare nella nostra città perché ci illustrino le motivazioni conosciute soltanto da pochissimi eletti: il Comitato Promotore panchina!
Franco! Non abbiamo nulla contro di te! Neanche ci siamo offesi per gli insulti tuoi e dei tuoi “prodi”!
Fai calare il sipario su questa iniziativa, fai un passo indietro. Fallo tu!
E’ stata un’imprudenza, un’errata valutazione. Non c’è nulla di male a rendertene conto, invece di incaponirti in un progetto che nuoce alla tua immagine e, soprattutto non porta rispetto a Michelino, che dovrebbe essere ricordato discretamente e silenziosamente, come abbiamo scritto fin dal nostro esordio.
Il dottor Asta ha tutte le ragioni del mondo, noi, nel nostro piccolo, siamo con lui!
E con Soverato, quella delle “storie meravigliose di compaesani che non ci sono più; storie fatte di sacrifici, di amore per il paese e di altre mille sfumature.”, come molto giustamente conclude Claudio Asta.

Soverato Perchè 2


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