La settimana scorsa è stato notificato al Comune di Soverato il ricorso promosso dalla scrivente contro il Comune di Soverato in persona del legale rappresentante pro tempore, Dott. Salvatore Mottola di Amato avverso la sanzione disciplinare comminata con decreto UPD n. 4219 del 18/03/2015, notificata il 15/05/2015.
Dal 22/01/2003 al 28/02/2012 rimango senza mansioni e vinco la causa per mobbing con condanna del Comune di Soverato al risarcimento dei danni.
Dal 26/04/2012 all’01/04/2015 rivesto l’incarico di responsabile del IV Settore Pianificazione e Gestione del Territorio.
Con nota 18/03/2015, prot. N. 4219 mi è stato comunicato l’avvio del procedimento disciplinare con contestazione di addebito convocandomi per giorno 01/04/2015 presso l’Ufficio di segreteria.
In data 01/04/2015 mi sono presentata all’UPD assistita dal mio legale, il quale eccepiva l’improcedibilità dell’azione disciplinare perché la norma di cui si contestava la violazione non era al momento della presentazione della SCIA in vigore; si eccepiva la violazione del diritto di difesa in quanto della documentazione richiesta ed inserita nel fascicolo disciplinare era stata consegnata solo la prima e quinta pagina; infine non vi era alcun obbligo di astensione in quanto i soggetti deputati all’istruzione della pratica che mi riguardava erano proprio i soggetti sentiti come testimoni: ciò in quanto la SCIA era stata presentata allo sportello unico per l’edilizia e non al responsabile del settore.
In data 29/04/2015 la scrivente veniva difesa dall’Avv. Fristachi il quale chiedeva la sospensione del procedimento disciplinare nonché un termine per approntare una difesa adeguata e per sentire un teste a discarico.
Nessun riscontro, nessun provvedimento ed inopinatamente in data 15/05/2015 viene notificato il decreto di sospensione dal servizio e dalla retribuzione per giorni 25.
Arch. Vincenza Chiaravalloti