Soverato, il Comitato cittadino “Pro Orto botanico Santicelli” allarga gli orizzonti


Il Comitato cittadino “Pro Orto botanico Santicelli”, nato spontaneamente dall’indignazione per lo scempio eseguito in uno dei luoghi identitari di pregio di Soverato, allarga lo sguardo.

E’, infatti, evidente la totale disaffezione per il bello e per l’ambiente nella nostra cittadina e il Comitato si prefigge di contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente urbano e della qualità di vita: le nostre azioni hanno solo questo obiettivo.

Pertanto, è impossibile non posare lo sguardo e rimanere indifferenti davanti alla bruttura e al degrado del lido Different beach in località San Nicola.

Dunque, abbiamo deciso di inviare un esposto a tutti gli Enti che hanno responsabilità dirette e indirette sulle autorizzazioni concesse per una struttura a pochissimi metri dal mare e dalla necropoli preellenica a grotticelle, affatto amovibile, fissata sulla cava romana con plinti in cemento armato di un metro cubo ciascuno e oggi anche pericolosa.

Riteniamo che tutti coloro che hanno permesso ciò siano complici e il fatto di aver lasciato tale degrado anche per i mesi estivi non può che peggiorare le cose. A ciò si aggiunge LA SICUREZZA.

Durante lo smontaggio parziale della struttura, infatti, non vi è stato da parte del proprietario e/o degli operai che hanno eseguito i lavori, alcuna attenzione e tantissimi chiodi e viti, comprese le tegole bituminose, erano sparsi sotto e nei dintorni del lido. La tempesta di vento giunta poco dopo ha fatto il resto spargendo le tegole sulla spiaggia e in mare e ricoprendo tutto di sabbia.

Oggi, molte persone si azzardano sulla struttura senza alcun parapetto e smontata solo a metà, pur di allungare lo sguardo sul Golfo di Squillace, bambini vi corrono sopra o giocano nell’ombra sottostante e intere famiglie approfittano di questo spazio per ripararsi dal sole, purtroppo ignari del rischio che corrono.

Lungo questo tratto di costa, infatti, nelle stagioni autunnali, invernali e primaverili, sono frequenti le passeggiate equestri ed è risaputo il collegamento tra gli escrementi di cavallo ed il tetano.
E non sarà certo una recinzione con rete di plastica arancione a nascondere tale degrado e ridurre i rischi.

Questo stato indecoroso è meritevole di Bandiera blu? Possiamo ancora parlare di turismo se non possiamo contare su trasporti pubblici, su strade sicure, su servizi sanitari efficienti, su riserve idriche e depuratore inadeguati specie in estate quando la popolazione aumenta notevolmente e le esigenze si moltiplicano a dismisura creando disagi ai residenti ed ai turisti?