Bel gesto di civismo quello compiuto venerdì 3 gennaio 2020 da due ambulanti delle bancarelle del mercato di Soverato. La sig. G.S., dopo aver comprato delle calze, ritornata nella propria auto con l’intenzione di fermarsi presso il camion che vendeva i carciofi, si accorgeva di non avere con sè il suo borsellino.
Presa di panico perchè impossibilitata a pagare l’acquisto, si rammaricava grandemente non tanto per il denaro ma per la perdita stessa del suo borsellino, a cui tiene tantissimo, in quanto regalo di suo figlio e ricco di particolari ricordi per lei. In esso, oltre al denaro, la signora conserva gelosamente un sassolino e un cent presi durante un memorabile viaggio londinese con la sua famiglia, piccole cose dotate per lei di anima e sentimento.
Consigliata da un’amica di tornare indietro e di cercare a terra tra le bancarelle appena lasciate si sente chiamare dal proprietario della stessa presso cui aveva effettuato le sue compere che, avendo ritrovato il borsellino lasciato distrattamente dalla signora sulla bancarella, lo aveva consegnato alla sua vicina, che gestisce un’altra bancarella, per consegnarlo ai carabinieri.
E’ impossibile descrivere la commozione della signora G. che non finiva di ringraziare i due ambulanti, che rifiutavano anche la piccola ricompensa offerta dalla signora e si schermivano imbarazzati. L’episodio, che dovrebbe essere l’ordinario quotidiano di ognuno di noi, diventa straordinario se si riflette sugli stereotipi sociali legati alla considerazione che si ha verso chi gestisce una bancarella al mercato.
Soprattutto in una regione come la Calabria da sempre vista e giudicata crogiolo di delinquenza e malaffare. Il senso di civiltà dimostrato dai due ambulanti sfata clamorosamente luoghi comuni e stereotipi regalandoci una boccata di speranza.
Maria Rosaria Pedullà