Sgrò: “Nutella vegana: un primo passo, ma si può fare di più”


Dalla Calabria la riflessione del fondatore del progetto culturale “Naturium” sulla nuova proposta “Plant-Based” di Ferrero

La Ferrero ha recentemente lanciato la sua Nutella “Plant-Based”, un prodotto pensato per rispondere alla crescente domanda di alternative vegane. Tuttavia, il progetto culturale Naturium, attivo nei punti vendita di Montepaone e Rende, ha sollevato alcune considerazioni che aprono una riflessione su come l’industria alimentare possa fare ulteriori passi avanti.

E’ il fondatore Giovanni Sgrò a farsi interprete di questa riflessione. Ed ecco la sua analisi: “La Nutella vegana, sebbene certificata “vegan approved” dalla Vegetarian Society, presenta alcuni limiti che ne frenano l’adozione da parte di una fetta di consumatori più attenti. In primo luogo, l’etichetta stessa segnala che il prodotto potrebbe non essere adatto a chi è allergico alle proteine del latte, in quanto fabbricato in stabilimenti che ne utilizzano ancora tracce. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo per una parte importante della popolazione con esigenze alimentari specifiche”.

Inoltre, “nonostante l’assenza di latte, il prodotto rimane altamente raffinato: il primo ingrediente è lo zucchero, seguito dall’olio di palma, mentre le nocciole – ingrediente chiave – rappresentano solo il 13% del totale, esattamente come nella versione tradizionale. Questo pone una questione di fondo: si può davvero definire “crema alle nocciole” un prodotto che contiene, per porzione, l’equivalente di una sola nocciola?”.

Naturium (che pertanto non esporrà il prodotto) invita, quindi, a riflettere “su come si possa andare oltre una semplice sostituzione degli ingredienti di origine animale. La proposta è quella di una maggiore attenzione alla qualità nutrizionale, riducendo l’uso di zuccheri raffinati e migliorando la composizione degli ingredienti per offrire un prodotto che non solo risponda alle esigenze etiche, ma che promuova anche una maggiore consapevolezza alimentare”.

In sintesi, la Nutella vegana “è un primo passo verso un cambiamento, ma c’è spazio per miglioramenti”. Sgrò evidenzia: “Il mercato vegano è in crescita e, con esso, anche la richiesta di prodotti più sani e genuini. La sfida, per Ferrero e per l’industria alimentare in generale, è raccogliere questo segnale e fare di più”.