Grandi emozioni nella grande spianata del Parco della Biodiversità mediterranea per l’ultima serata musicale dell’edizione 2018 di “Settembre al Parco”, la manifestazione culturale organizzata dalla Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno (che si avvale sostegno economico della Regione con i fondi destinati ad interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale annualità 2018). Teste e cellulari ondeggiano a ritmo di musica a perdita d’occhio: circa 20 mila persone per il concerto di Noemi, recuperato con grande determinazione dall’organizzazione della manifestazione, capitanata da Bruno, affiancato dal direttore del Parco Rosetta Alberto, dal direttore artistico Massimo Fotino e dal promoter Maurizio Senese della Esse Emme Musica che sono riusciti a strappare al management un’altra data a stretto giro di posta, dopo il rinvio forzato di sabato scorso, per motivi di sicurezza in seguito al maltempo.
La “rossa” Noemi dialoga con il pubblico con trasporto e simpatia, regalando brividi e ritmo. Sul palco per un doveroso ringraziamento al pubblico che in un crescendo di presenze ed entusiasmo ha fatto di quella del 2018 una edizione indimenticabile di “Settembre al Parco”, ma con altrettanto trasporto a quanti si sono spesi per realizzare due settimane di spettacoli, teatro, concerti, eventi sportivi, presentazioni di libri, attività laboratoriali, escursioni e molto molto altro, introdotto dalla brava Rossella Galati, il padrone di casa Enzo Bruno. “Benvenuti a Catanzaro, città Capoluogo di Regione della Calabria – ha esordito rivolgendosi ai tanti accorsi da fuori regione per ascoltare Noemi dal vivo, sono arrivati infatti pullman da Puglia e Campania. La nostra grande soddisfazione è la vostra presenza.
Abbiamo dimostrato che Catanzaro è attrattiva dal punto di vista culturale e che attraverso il suo straordinario patrimonio artistico e ambientale concentrato in questo meraviglioso Parco, non solo può essere rivitalizzata ma può diventare un punto di riferimento importante per l’intera regione. Abbiamo fatto uno sforzo straordinario per recuperare il concerto di Noemi, grazie anche al management che ci è venuto incontro. Quella di stasera è l’ultima occasione che ho di parlare a migliaia di persone in questa cornice, visto che il mio mandato sta per scadere. Voglio dirvi che sono stati quattro anni importanti per me, ho amato Catanzaro, la provincia, ho difeso il Parco con tutte le mie forze, trovandomi davanti alle difficoltà dovute all’assenza di risorse. Lo fatto con passione, la stessa che mi fa sentire con orgoglio calabrese. Sarò sempre impegnato per Catanzaro e per la Calabria – ha concluso Bruno -. Teniamo nel cuore questo Parco e partiamo dalla consapevolezza di quanta bellezza abbiamo per fare grande la Calabria. Che la nostra regione è la più bella del mondo lo dice il New York times, ma dobbiamo crederci noi”.
Da Non smettere mai di cercami, agli attesissimi “Vuoto a Perdere”e “L’amore si odia! passando per gli omaggi a Lucio Dalla e Rino Gaetano, non cede il passo alla stanchezza, affronta il palco scatenandosi, e a farcendo scatenare il pubblico, orgogliosa di quella parte calabrese (il suo vero nome è Veronica Scopelliti) che la riporta nella nostra regione sempre con grande gioia.
Una Noemi carica e disponibile, anche prima di salire sul palco quando ha incontrato il presidente Bruno che ha voluto omaggiare l’artista del “Pitagora d’argento”, la scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Il premio raffigura il filosofo e matematico Pitagora, fondatore della Scuola Pitagorica nella antica Kroton, considerata capitale della Magna Graecia: “un segno di ospitalità e accoglienza che speriamo il maestro porti nel cuore, ricordando Catanzaro, eccellenza culturale della Calabria”.
Nel dare forma al Pitagora d’Argento, Affidato si è ispirato al dipinto di Raffaello Sanzio “La scuola di Atene”, custodito nei Musei Vaticani, in cui sono raffigurati i più celebri filosofi e matematici dell’antichità ed in cui Pitagora compare in primo piano, seduto ed intento a leggere un grosso libro. Un’opera, questa, che il maestro orafo calabrese ha voluto ideare e realizzare al fine di promuovere in importanti eventi la storia e la cultura del suo territorio.
Da “Non smettere mai di cercami”, agli attesissimi “Vuoto a Perdere”e “L’amore si odia”, per citare qualche esempio, passando per gli omaggi a Dalla e Rino Gaetano, non cede il passo alla stanchezza, affronta il palco che la porta a scatenarsi e a far scatenare il pubblico.