Dopo la pubblicazione su varie testate e siti web dell’articolo relativo ad un sequestro di oltre cinque tonnellate di carne avariata, il responsabile aziendale, riservando ogni azione risarcitoria, ha ritenuto di pubblicare la presente nota per smentire la portata ed il contenuto della notizia apostrofata da inaccettabili e diffamatorie titolazioni con immagini di repertorio.
I locali dell’azienda in data 18/02/2016 sono stati sottoposti ad un controllo ad opera dei Nas dal quale sono emerse mere irregolarità di carattere amministrativo.
Dette irregolarità, sarebbero consistite nella mancata apposizione all’esterno di una delle celle presenti nell’azienda di un cartello che indicasse la momentanea destinazione della merce ivi contenuta “a merce di scarto”, cartello che, invece, era stato apposto, per come del resto accertato dal Nas e dai Sanitari intervenuti, all’interno della cella medesima su ogni singola partita di merce, contrassegnata dall’indicazione “merce non vendibile” e destinata allo smaltimento con ditta specializzata, la cui quantità è nettamente inferiore a quella indicata in maniera spropositata dai media.
Altra minima parte di materiale era stata allocata nella stessa per essere anch’essa distrutta, perché consegnata dai fornitori con confezioni lesionate o alterate e pertanto non vendibile.
Si precisa, inoltre, che ciò nonostante, non è stato rinvenuto alcun alimento avariato ma esclusivamente con presenza di bruciatura da freddo dovuta alle lesioni delle confezioni cui si è detto sopra.
In buona sostanza la violazione in cui è incorsa l’azienda è la omessa specificazione espressa della momentanea destinazione “amministrativa” della cella incriminata da “cella di congelamento” a “cella da scarto”.
Preme evidenziare e rimarcare, anche al fine di non ingenerare nella generalità dei consumatori pleonastici ed infondati allarmismi, che la merce contenuta nella citata cella non era destinata alla vendita poiché il responsabile della qualità della azienda aveva ritenuto che la stessa non corrispondesse agli standard di qualità e prima scelta ricercati dall’azienda.
Sarebbe, pertanto, opportuno che notizie del genere fossero divulgate in maniera realistica completa e sincera atteso che interessano il bene primario della salute e senza denigrare chi da oltre cinquant’anni opera onestamente nel settore.
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