Sei calabresi hanno ricevuto il Gran Premio delle Generazioni 2020 in Molise


Dal 2009 ogni anno, in occasione del primo maggio, festa del lavoro, la prestigiosa Università delle Generazioni di Agnone del Molise assegna, pure nell’àmbito del “Festival della Riconoscenza”, un premio speciale ad associazioni o persone che, vere stakanoviste, sono davvero molto attive in campo culturale e sociale per il nostro o per altri territori, persino esteri.

Sui 20 premiati per il 2020, sei sono calabresi: l’associazione culturale Nicola Caporale di Badolato Marina, la onlus-ong “Senza confini” di Roma ma che, fondata dai coniugi calabresi Caterina Guarna e Angelo Verga (l’una di Badolato e l’altro di Crotone) opera in America Latina, Africa e Asia, e tre portali giornalistici animati da Raffaele Cardamone di Soveria Mannelli (www.ilReventino.it), Tito Agazio Lanciano di Guardavalle (www.costajonicaweb.it) e Simone Musmeci di Soverato (www.soveratoweb.com).

A questi bisogna aggiungere pure la regista veneta Imelda Bonato di Noventa Vicentina la quale, però, è da considerarsi neo-badolatese poiché vive da oltre 20 anni a Badolato e su tale paese ha realizzato ben 5 film: Badolato il paese luminoso (2002), Badolato silenzi ed immagini (2003), Lanciano Day (2003), A carvunera (2017), Badolato, amata terra mia tra cielo e mare (2029). Ma ha anche girato un film su Guardavalle e uno su Riace.

Dato il momento, c’è da evidenziare che un Gran Premio delle Generazioni è andato a tutti coloro i quali in Italia e nel mondo si stanno impegnando, senza risparmio di energie, contro la pandemia del coronavirus. Ed è proprio a causa del Civid-19 che impedisce le manifestazioni pubbliche, il Premio (consistente in una pregiata Pergamena, realizzata dagli artisti Anna Di Tullio e Antonio Litterio) è stato fatto recapitare al domicilio dei Premiati, rimandando la cerimonia ufficiale al primo maggio del prossimo anno 2021 (epidemia permettendo).