Da anni lo ripeto, ma in Calabria non si usa citare le idee altrui, e anche il sindaco scopre l’acqua calda. Perciò mi concedo il lusso di non partecipare al sondaggio, e così mi esprimo.
1. Va totalmente cancellato anche il più vago ricordo dell’assurdo tentativo di Raffaele Mancini: damnatio memoriae.
2. La questione parcheggi va depurata da ogni vaga idea di far cassa, né quella comunale, né quella di privati, o di precari estivi posti di lavoro.
3. Al contrario, bisogna rieducare una non meno assurda mentalità, di quelli i quali credono sul serio di vendere di più se gli si parcheggia davanti il negozio o lido; o, all’opposto, di quel negoziante il quale mi disse di allontanare l’auto… se no i passanti non vedevano la vetrina! Ebbene, costoro hanno sbagliato mestiere, e non vanno presi in nessuna considerazione.
4. Scopo dei parcheggi a pagamento è impedire i giri e giri e giri in auto e moto e motorino, alla ricerca di un posto gratis a due passi dal mare e lungomare.
5. Il che dà fastidio ai passanti, e puzza e inquina.
6. Se si calcolasse quanto costa di benzina e olio e gomme girare a vuoto, gli sfaccendati scoprirebbero che costa di meno pagare il parcheggio.
7. Del resto, chi viene a “passeggiare” a Soverato, può aggiungere una bella passeggiata supplementare di un chilometro.
8. A proposito: il turismo si misura a posti letto e coperti, non a “quanta gente…” e a pedate.
9. Ciò premesso, 0,50 l’ora € bastano a scoraggiare gli scrocconi, soprattutto quelli che arrivano la mattina presto e se ne vanno tardissimo la sera.
10. L’idea del referendum è demagogica e fuorviante, e suscita opinioni cervellotiche e tentazioni di interessi minuti: si chiami un ingegnere del traffico; o ora, novembre 2024, affinché tutto sia pronto per maggio 2025.
Ulderico Nisticò