Si è svolta con grande successo il 25 agosto a Santa Caterina dello Ionio una serata all’insegna dell’integrazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale che ha visto protagonista Mimmo Cavallaro ed il suo gruppo.
Il tema della serata è stato proprio l’integrazione in quanto processo culturale e sociale che sta prendendo piede a Santa Caterina, grazie a molte forze che collaborano insieme per far si che i centri di accoglienza del centro capoluogo si sviluppino e lavorino al meglio. Centri dove convivono ragazzi di etnie differenti a stretto contatto quotidianamente con la popolazione locale che in tempi brevissimi ha fatto dello “straniero” una risorsa che ormai coabita e cerca di integrarsi con l’aiuto dei vari operatori nella società, nella cultura, nel ventre di un paese Calabrese così diverso ma così vicino alla loro etnia. Le distanze tra le diverse culture ieri sera si sono accorciate ulteriormente grazie alla musica di Cavallaro che ha sottolineato più volte dal palco di coltivare sempre la politica dell’accoglienza, la politica dell’altro, la politica della solidarietà. Il sindaco nella sua presentazione ha evidenziato come il nostro comune si ispira ad altri comuni virtuosi, come Riace, dove il sindaco Lucano è maestro di accoglienza, accettazione, partecipazione attiva nella gestione dell’immigrato.
Visto il grande successo della serata, l’amministrazione si ripropone di rivivere il prossimo anno un’avventura simile.
Accoglienza significa, non aver più paura dello straniero, vuole dire allontanare la sfiducia nelle sue capacità, fugare quell’assurdo, considerarlo come “diverso”, solo perché appartenente a modelli etici, religiosi e culturali differenti, equivale a spalancare la finestra del cuore, tenendo presente che non si cresce e non si va lontano chiudendo le porte al mondo. I problemi non mancano e spetta a chi regge le sorti di un paese, di una nazione, trovare le giuste politiche per risolvere o in ogni caso attenuare i variegati problemi che questi interminabili flussi certamente pongono alla collettività, per non stravolgere un sistema di vita fortemente radicato e potere fronteggiare quei nuovi scenari sociali e culturali. A Santa Caterina sta avvenendo proprio questa, si sta facendo una buona politica dell’accoglienza proprio affinché non si avverta quella distanza tra i residenti e i ragazzi immigrati.