Sabato 21 settembre a Catanzaro la presentazione del libro “La prima guerra mondiale”


Giantommaso Avati nelle sue lettere inviate alla propria madre durante la prima guerra mondiale scrive, in effetti, anche a noi che abbiamo la fortuna di leggerle. Ci scrive pagine importanti della Nostra Storia.

Una corrispondenza che è una documentazione storica e non solo una comunicazione interpersonale tra figlio e madre percorsa da ambizioni, sogni, certezze e situazioni. Più che una raccolta di lettere, l’opera può essere definita un diario di guerra.

Con lo scorrere dei giorni, seguendo gli spostamenti di Giantommaso, ripetiamo i nomi dei luoghi (Altopiano di Asiago, Magnaboschi – vicino al Grappa-, Brentonico, Ala, Trento) che sono pietre miliari della Grande Guerra. Rileggiamo i nomi dei Comandanti che hanno pensato i piani operativi e i movimenti tattici che le nostre truppe hanno compiuto.

Con la sua penna quei freddi piani operativi prendono vita, sono attuati dai nostri Uomini nonostante non manchino le complessità e le difficoltà.
Giantommaso, poi, ci aggiunge le sue valutazioni per i mesi successivi alla fine della guerra perché rimane in servizio fino al 1920.

Oggi leggere di quegli anni è motivo di orgoglio. Ma è anche una spinta a fare di più e meglio, pensando che la storia non si smette mai di scriverla e che volumi come questo riempiono il cuore di riconoscenza.