Tutte le Regioni italiane hanno una valutazione del rischio, sulla base dell’incidenza dei casi e dell’impatto sui sistemi sanitari, definita “bassa”, ossia di livello 2, eccetto la Val d’Aosta, con una valutazione definita “bassa-moderata” e un livello 2/3, e quindi “in osservazione”, così come è sotto osservazione la Lombardia, pur essendo considerata tecnicamente con un livello 2. E’ quanto emerge dal report settimanale dell’Iss sull’andamento dell’epidemia.
Quanto all’incidenza settimanale, “è molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero casi è molto limitato”, spiega l’Iss. Le Regioni con un’incidenza considerata ancora alta sono Lombardia, Liguria, Piemonte, Molise e Provincia autonoma di Trento.
L’unica regione con il tasso di contagio Rt superiore a 1 è la Val d’Aosta (1,06), mentre quella con l’indice più basso è la Calabria con 0,17. La Lombardia fa segnare 0,51, il Piemonte 0,39, il Veneto 0,56. Sopra la media il Lazio con 0,71, la provincia di Trento con 0,77 e l’Abruzzo con 0,86. Ecco gli indici Rt regione per regione: Abruzzo 0,86, Basilicata 0,63, Calabria 0,17, Campania 0,45, Emilia Romagna 0,49, Friuli Venezia Giulia 0,63, Lazio 0,71, Liguria 0,52, Lombardia 0,51, Marche 0,48, Molise 0,51, Piemonte 0,39, Bolzano 0,45, Trento 0,77, Puglia 0,56, Sardegna 0,27, Sicilia 0,69, Toscana 0,59, Umbria 0,53, Val d’Aosta 1,06, Veneto 0,56.