Martedì 29 novembre alle 16:00, presso la sala consiliare del comune di Palmi, si è tenuto il convegno “Rischio sismico: misure di prevenzione e soccorso”. L’evento di sensibilizzazione è stato organizzato con la collaborazione delle rappresentanze delle seguenti associazioni: International Inner Wheel Club, F.I.D.A.P.A., Kiwanis, Lions Club Palmi, Leo Club Palmi, Rotary, Rotaract e Soroptimist International. L’incontro ha visto la partecipazione di geologi, di esponenti della Protezione Civile, di membri del corpo docenti dell’Università della Calabria, e di diverse autorità locali civili e religiose. Ai gentili ospiti è stato distribuito un opuscolo informativo su cosa fare e dove andare in caso di terremoto. I relatori hanno illustrato nel dettaglio la natura del fenomeno sismico, soffermandosi sulle sue cause e sulle potenziali conseguenze sulla città di Palmi, che si ricorda essere un agglomerato urbano ad alto rischio. L’argomento, più che mai attuale dopo i recenti fatti del Centro Italia, è stato affrontato facendo riferimento ad un aspetto solitamente messo in secondo piano, ma che è sempre più incisivo: l’utilizzo degli strumenti telematici, come determinate app per smartphone, per fornire informazioni sui terremoti.
A moderare il convegno di sensibilizzazione, il Vicepresidente dell’Inner Wheel Club di Palmi, la Dott.ssa Dorella Cardone Montebianco Abenavoli, la quale, all’inizio dell’incontro, ha salutato formalmente i relatori presenti. Saluti di apprezzamento per l’organizzazione dell’evento da parte del sindaco di Palmi Giovanni Barone, di Sua Eminenza il monsignore Francesco Milito, e dei presidenti delle associazioni che hanno partecipato al convegno. L’intervento del presidente del Leo Club di Palmi, Simona Monteleone, ha fatto perno sulla delicatezza dell’argomento terremoti e sulla mancanza di preavvisi che precedono tali fenomeni. Un terremoto è, infatti, un evento che può avvenire in qualsiasi momento, e si può agire solo sulla prevenzione del rischio. L’intervento del presidente del club locale ha fatto riferimento alla situazione dei comuni del centro Italia di Amatrice e Norcia, e su come siano stati stravolti dagli ultimi eventi tellurici; non è mancato il riferimento storico al tragico sisma del 28 dicembre 1908, che ha devastato sia la città di Messina che la vicina Reggio Calabria, provocando innumerevoli vittime e radendo al suolo quasi tutti gli edifici.
Il Dott. Francesco Managò, comandante della Polizia locale di Palmi, ha fatto un breve intervento relativo al funzionamento e all’importanza della Protezione Civile, un organo vitale in caso di sisma che deve interfacciarsi con molteplici istituzioni (comuni, province, regioni, prefetture, etc.) e, allo stesso tempo, fornire alla popolazione tutta l’assistenza necessaria. Il comandante, con le sue slide, ha illustrato nello specifico la realtà del comune di Palmi, trattandone la distribuzione della popolazione, l’estensione geografica e i rischi caratteristici del territorio. L’intervento del Dott. Geol. Domenico Putrino si è concentrato sulla natura stessa dei terremoti, sulla loro origine e sull’aspetto più scientifico dell’argomento. Il geologo ha riportato alcuni dati significativi: per l’ENEA, il 70 per cento degli edifici presenti nel nostro paese non è in grado di reggere forti scosse telluriche; un altro dato, quello del consiglio nazionale degli ingegneri, stima in 120 miliardi di euro le somme sostenute dalla collettività, nell’ultimo mezzo secolo, per le opere di ricostruzione; le stime sul già citato terremoto di Reggio e Messina di oltre un secolo fa parlano di oltre centomila morti, con nove edifici su dieci crollati. Alla luce di questi dati allarmanti, secondo il geologo, è essenziale preparare piani di emergenza all’altezza e, allo stesso tempo, adeguare gli edifici non sicuri per garantire la resistenza di base a scosse potenzialmente distruttive.
Un altro geologo relatore dell’evento, il Dott. Geol. Salvatore Larosa dell’UNICAL di Rende (CS), ha illustrato l’aspetto più tecnico dell’argomento con un intervento volto ad integrarsi a quello del geologo Putrino. Larosa ha infatti trattato la varietà degli strumenti tecnologici moderni attualmente a disposizione di cittadini, istituzioni e organi di monitoraggio, come ad esempio alcuni social network (Twitter), applicazioni di instant messaging o messaggistica istantanea (Telegram), e applicazioni più specifiche come webGIS. L’insieme di questi strumenti offre, in caso di sisma distruttivo, la possibilità di informare i cittadini con modalità e celerità impensabili in passato, allo stesso tempo fornendo agli scienziati preziosi e accurati dati che possono essere utilizzati per focalizzare l’attenzione degli interventi sulle aree maggiormente colpite. L’ingegnere Edoardo D’Andrea della Protezione Civile regionale, nel concludere il convegno col suo prezioso intervento, ha illustrato un aspetto molto importante dell’operatività dell’organo di PC in caso di sisma distruttivo. Il meccanismo logistico messo in moto è fitto, efficiente, complesso e articolato, ed è volto a garantire la più vasta copertura di assistenza alle aree colpite da sismi. L’ingegnere ha messo in evidenza un importante dato su scala regionale: su ben 409 comuni calabresi, 290 sono stati destinatari di contributi per redigere i piani di emergenza comunali, e di questi circa la metà è riuscita effettivamente a concretizzarli. Nel complesso, dunque, circa un comune su tre si è adeguato alle direttive della Protezione Civile redigendo un adeguato piano di emergenza.