Rischio perdita di carburante e problemi al tergicristallo: Fiat Chrysler richiama “Dodge Durango” e SUV “Jeep Grand Cherokee”


fcaFiat Chrysler sta richiamando in tutto il mondo quasi 89.000 vetture e SUV a causa del rischio di perdite di carburante o problemi con i tergicristalli. Il richiamo più grave si estende a quasi 35.000 Dodge Durango e Jeep Grand Cherokee SUV immesse in circolazione nel 2016. E stato trovato un difetto che può causare una perdita di carburante. Tutti i veicoli interessati hanno i motori V6 3.6 litri. Un tubo del carburante potrebbe essere stato danneggiato durante il ciclo produttivo e potrebbe causare una fuga di gas e fiamme. La casa produttrice, ha spiegato che il difetto è stato scoperto da un dipendente che ha riscontrato una perdita in un veicolo anche se non sono stati segnalati incendi. La società stima che solo il 30 per cento dei veicoli possono essere interessati dalle perdite, ma il richiamo globale è necessario per trovarli. I proprietari saranno avvisati via e-mail a partire dal 19 dicembre Nel frattempo, Fiat Chrysler consiglia ai proprietari di prestare la massima attenzione alle eventuali perdite di carburante. L’altro richiamo copre più di 54.000 Dodge Dart destinate nel 2016 al mercato nordamericano a causa di picchi elettrici di tensione causati da una pompa del liquido del parabrezza che può causare cortocircuiti. Questo richiamo è anche previsto per il 19 dicembre.

Per Fiat Chrysler dunque prosegue una lunga stagione negativa che ne ha penalizzato l’immagine di costruttore votato alla qualità globale. Infatti, diversi problemi tecnici hanno costretto la casa italo-statunitense a richiamare migliaia di veicoli. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. L’intervento, consiste nella sostituzione dei tubi degli iniettori.


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