Salvo era uno di quei forestieri che, arrivati a Soverato, ne divennero affezionati e attivi cittadini. Una specie che negli ultimi anni si è estinta, e chi arriva, a Soverato dorme e basta.
Salvo Criscuolo non dormì fino all’ultimo, con un’eroica ostinazione a superare ogni difficoltà, anche quella di una salute non lo accompagnò a lungo. Ancora fino a poco tempo fa lo vedevamo dar vita alla sua passione, al suo modello di vita: la corsa. È stato atleta e ha mietuto successi in competizioni nazionali e internazionali.
Il suo merito fu anche di mostrarsi organizzatore di attività sportive, sia quelle della sua specialità naturali, sia, con manifestazione avveniristica per i tempi, della squadra di calcio femminile: lo ricordano le sue sportive, oggi nonne e allora giovanissime, e che portarono alto il nome di Soverato.
Io lo ricordo come amico, e per consonanza ideale. E che corra felice nelle piste del cielo.
Ulderico Nisticò