Si conclude così un lungo giro di informazione e dibattiti sul Referendum Costituzionale del 4 dicembre, della “Sezione ANPI di Soverato” e il “Comitato per il No – basso Ionio e Prese”, giorno 30 a Santa Caterina, e giorno 2 a Soverato.
Siamo stati in molti comuni del comprensorio, abbiamo ascoltato e dialogato con i cittadini, abbiamo cercato di informarli soprattutto sui contenuti di questa sciagurata riforma.
Una riforma che prevede un futuro Senato, composto da Consiglieri Regionali e Sindaci nominati dai partiti e toglie la Sovranità al popolo di eleggere i propri rappresentanti nelle istituzioni, e godranno anche dell’immunità parlamentare. Un Senato composto dalla classe politica più corrotta in Italia. Così come è avvenuto con le Province.
Aumenta il numero di firme, sia per le proposte di legge di iniziativa popolare, che per i referendum abrogativi.
Allontanando sempre di più i cittadini dalla partecipazione.
Le popolazioni locali saranno espropriati da qualunque giudizio ed eventualmente opporsi, su opere che il Governo le dichiarerà “di interesse strategico nazionale”.
Con il combinato disposto della legge elettorale, ci sarà una Camera dei Deputati sotto scacco del Governo, che dovrà solo approvare e obbedire senza possibilità di discussione.
Il partito che godrà di un premio di maggioranza eccessivo, potrà anche decidere lo stato di guerra;
Si eleggerà da solo il Presidente della Repubblica e la maggioranza della Corte Costituzionale.
In un solo colpo cadono pesi e contrappesi (Camera e Senato) e garanzie Costituzionali (Capo dello Stato e Corte Costituzionale.
Si prevede addirittura che sarà la maggioranza che farà il regolamento per l’opposizione alla Camera dei deputati! lascio ai cittadini intelligenti il giudizio…
Chi dice che diminuiscono i politici o i costi, è solo bugiardo. Perchè quindici giorni fa in parlamento il PD ha votato contro ad una proposta di legge che si chiedeva l’abbassamento dei compensi dei Deputati e Senatori.
Questa è una riforma voluta dai poteri forti e dai poteri finanziari. I problemi degli Italiani in questo momento erano e sono ben altri, altro che riforma urgente!
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