Sono stati una decina i cani, maremmani e meticci, che ieri hanno attaccato e ucciso la ventenne Simona Cavallaro nelle campagne di Satriano, centro del Catanzarese.
Uno degli animali, ancora sporco di sangue, probabilmente della vittima, è stato catturato e affidato a un canile. I carabinieri della compagnia di Soverato, che svolgono le indagini, lavorano per risalire a eventuali responsabilità dell’accaduto.
Gli inquirenti ritengono che i cani fossero a guardia di un gregge di capre, di cui si sta tentando di individuare il proprietario. I militari, agli ordini del tenente Luca Palladino e coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno ascoltato il racconto del ragazzo che accompagnava Simona, il quale ha riferito che i due avevano raggiunto la zona della tragedia per fare un sopralluogo in vista di un pic nic che si sarebbe dovuto svolgere domenica su quell’area adibita proprio a questi eventi.
Il giovane ha spiegato di essere scappato appena si è reso conto che gli animali erano ostili, pensando che Simona lo stesse seguendo. Quando ha raggiunto una costruzione in legno dove ha trovato riparo, però, la ragazza, rimasta in balìa del branco, non c’era. A quel punto ha dato l’allarme chiamando i carabinieri che, giunti sul posto, hanno trovato Simona morta.